Rc auto, oggi la riunione al Mimit sui rincari delle polizze (Fonte immagine Mimit)

I prezzi dell’rc auto salgono, con rincari compresi fra il 4,4% e il 10,9% nelle diverse province d’Italia. Le segnalazioni sull’aumento dei costi delle polizze fioccano, da privati e da associazioni dei consumatori. E così, come ampiamente annunciato, si è riunita oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) la Commissione di allerta rapida sull’andamento dei prezzi dell’rc auto. C’erano il ministro Adolfo Urso e il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, oltre ai rappresentanti delle associazioni del comparto assicurativo.

«Il contesto di elevata inflazione del primo periodo 2023 e la graduale ripresa della mobilità al termine delle restrizioni associate alla pandemia hanno comportato un preoccupante rialzo dei prezzi dell’RCA – ha detto il ministro Urso – Se da un lato è necessario intervenire ancora affinché cali la dinamica inflattiva, il Governo è al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale, al fine di garantire efficienza e sostenibilità al settore, e tutela di cittadini e imprese. L’obiettivo è che nel comparto si registrino costi pari o inferiori a quelli degli altri Paesi europei».

«Questa di oggi è la prima riunione, ma ce ne saranno delle altre – ha aggiunto Urso – finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti».

L’escalation dei prezzi dell’rc auto

La Commissione si è riunita per affrontare l’andamento dei costi dell’rc auto che, come registrato dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) sono aumentati del 7,3% a dicembre 2023 su base annua. Un aumento che non può passare inosservato.

Il prezzo medio pagato, rilevato nell’indagine Ivass sui prezzi effettivi per la garanzia Rc auto (IPER), è di 391 euro per i contratti stipulati nel quarto trimestre del 2023. I rincari dell’rc auto ci sono stati in tutte le province, con i picchi di Caltanissetta (+10,9%), Roma (+10,4%) e Vercelli (+10,2%). Il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta risulta pari a 242 euro, in aumento dell’1,0% su base annua e in riduzione del 46,1% rispetto al quarto trimestre del 2014.

Questo dunque il quadro della situazione. Nella riunione, afferma il Mimit in una nota, sono stati “condivisi dati e informazioni utili per valutare possibili soluzioni per contribuire al contenimento strutturale dei prezzi della RC auto, in un arco temporale più breve e di concreto effetto per gli assicurati e i consumatori”. Gli interventi, assicura il Ministero, si inseriranno in un “programma di riordino complessivo del sistema assicurativo nazionale” che già comprende l’approvazione di misure quali il recepimento della direttiva 2021/2118 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di rc auto che prevede alcune modifiche al Codice delle Assicurazioni Private e al Codice della Strada.

UNC: “Partorito il topolino”

«Partorito il solito topolino», ha commentato però a stretto giro il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona, che considera “deludente” l’esito della prima riunione.

Dice Dona: «Rafforzare i poteri di monitoraggio serve molto a poco se poi non seguono mai azioni concrete. Se risultano rincari anomali in alcune città, stando agli stessi dati emersi durante la riunione di oggi, l’rc auto sale del 10,9% a Caltanissetta, del 10,4% a Roma e del 10,2% a Vercelli, allora bisogna che la Commissione, con il supporto dell’Ivass e dell’Istat, analizzi i prezzi praticati in queste città da ogni singola compagnia e i motivi addotti per questi balzi stratosferici, così da poter segnalare all’Antitrust tutte le anomalie, chiedendo all’Authority di verificare e accertare se in queste province vi sono accordi collusivi, intese restrittive della concorrenza o abusi di posizione dominante».


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)