
Rc auto, Ivass: a ottobre si pagano 416 euro, prezzi ancora in crescita (Foto Pixabay)
Rc auto, Ivass: a ottobre si pagano 416 euro, prezzi ancora in crescita
L’Ivass ha diffuso i dati sui prezzi dell’rc auto a ottobre 2024: prezzo medio di 416 euro e in aumento del 7,2% in termini nominali e del 6,3% in termini reali. Rincari in tutte le province, al top Roma con +11,5%.
L’Ivass segnala un nuovo aumento delle assicurazioni auto: a ottobre, il prezzo medio è salito a 416 euro, in aumento su base annua del 7,2% in termini nominali e del 6,3% in termini reali. A settembre il prezzo medio dell’rc auto era di 414 euro e l’aumento del 6,8% nominale.
L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ha diffuso i dati relativi ai prezzi effettivi dell’rc auto a ottobre. Il report evidenzia che tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo su base annua, compresi tra il +1,5% di Reggio Calabria e il +11,5% di Roma (che conferma così il picco di rincari). Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 267 euro, in aumento del +11,7% su base annua e in riduzione del 41,4% rispetto allo stesso mese del 2014. Infine per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +10,3%, a fronte di un aumento del +6,4% per gli assicurati in prima classe.
Rc auto, stangata per gli automobilisti e rincari immotivati
Sono tariffe che sollevano l’attenzione delle associazioni dei consumatori. Anche perché continuano a crescere. Il Codacons spiega che “rispetto a gennaio 2022 le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 17,8%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 416 euro attuali, con un aumento di ben 63 euro a polizza. Considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, la crescita delle tariffe – conclude l’associazione – ha determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da oltre 2 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani”.
La maggiore concorrenza fra compagnie di assicurazioni aveva portato a un calo dei prezzi dell’rc auto pari al 25% fra il 2013 e il 2023, ricorda l’Unione Nazionale Consumatori sulla base di dati Ivass. Quello che allarma, spiega allora il presidente Massimiliano Dona, «è l’inversione di rotta registrata nel 2023, non di poco conto, atteso che secondo i dati sempre dell’Ivass, si è passati da un premio medio lordo dell’rc auto pari nel 2022 a 370 euro a 391 euro del 2023, con un balzo da infarto pari al 5,7%, 21 euro. E questo rialzo non solo non accenna a calare nel 2024, ma, stando ai dati usciti proprio oggi (ieri, ndr) relativi al mese di ottobre 2024, sono decollati ancor di più e nel mese di ottobre 2024 si è arrivati a 416 euro con un salto annuo del 7,2%. Un incremento astronomico – commenta Dona – del tutto immotivato, non giustificato né dall’inflazione, né dal costo dei sinistri, né dall’incidentalità».
Con l’aumento dell’rc auto le tredicesime andranno in fumo, analizza l’Adoc. “Questi rincari non sono giustificati né dall’inflazione né dal costo dei sinistri e colpiscono duramente le tasche degli automobilisti – spiega l’associazione – Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente, attivando la Commissione allerta prezzi per contrastare le speculazioni delle compagnie assicurative, che negli ultimi anni hanno accumulato ingenti profitti. Le tredicesime rischiano di andare in fumo per far fronte a rincari insostenibili su polizze auto, bollo e accise”.
