Fwu Life, Assoutenti: “Servono regole più severe e una vigilanza all’altezza” (Foto Andrea Piacquadio per Pexels)

Fallito il piano di rientro, il caso delle polizze Fwu Life torna a scuotere il mondo assicurativo.

“La vicenda della compagnia assicurativa FWU si aggiunge all’ormai lunga lista di crisi nel settore assicurativo che colpiscono migliaia di risparmiatori – spiega Assoutenti – Con il fallimento del piano di rientro della compagnia lussemburghese, oltre 110mila clienti italiani si trovano oggi in una situazione di grande incertezza, senza risposte chiare sui tempi di recupero dei propri risparmi”.

Il caso Fwu Life in breve

Il caso coinvolge dunque migliaia di risparmiatori in Italia per un controvalore che alcune stime indicano in oltre 400 milioni di euro. Le vicende della compagnia Fwu Life stanno dunque provocando dunque grande preoccupazione fra risparmiatori che temono di vedere andare in fumo i propri investimenti.

Il 22 gennaio l’Autorità di vigilanza sulle assicurazioni del Lussemburgo ha infatti annunciato che il piano di risanamento della compagnia di assicurazione Fwu Life è fallito. La stessa Autorità ha presentato al tribunale una domanda di scioglimento e messa in liquidazione giudiziaria della compagnia.

Il 27 gennaio l’Autorità ha spiegato che “nel contesto della mancata copertura da parte di FWU Life Insurance Lux S.A. delle sue passività assicurative con attività idonee entro il 19 gennaio 2025 (…), e in attesa della sentenza del Tribunale distrettuale del Lussemburgo sulla liquidazione giudiziale, la compagnia assicurativa ha sospeso la riscossione dei premi dei contraenti con effetto immediato dal 23 gennaio 2025”.

Il gruppo Fwu ha venduto prodotti assicurativi vita in Francia, Olanda, Austria, Germania, Spagna, Lussemburgo e in Italia. Per la maggior parte si tratta di polizze vita Unit Linked il cui capitale è indicizzato al valore di altri fondi di investimento. Sono polizze vendute in Italia attraverso broker e mediatori assicurativi.

La vicenda ha fatto anche scattare interrogativi sulle modalità con cui le polizze sono state offerte ai risparmiatori. “Nei mesi scorsi si era anche parlato di offerte poco trasparenti di questi prodotti venduti dai consulenti assicurativi come polizze ad alto rendimento e basso rischio quando in realtà si tratta di prodotti assicurativi altamente rischiosi”, ha detto Altroconsumo.

Il caso Fwu Life è seguito da diverse autorità: quella del paese in cui la compagnia ha sede legale, quella del paese ospitante (in Italia l’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e a livello europeo l’Eiopa. “L’Ivass, in collaborazione con la Caa lussemburghese e l’Eiopa, sta monitorando la situazione di Fwu Life. Oltre a pubblicare aggiornamenti regolari, ha istituito un numero verde (800 486661) per assistere gli assicurati. L’obiettivo è garantire un trattamento equo ai clienti e limitare le perdite finanziarie” (Fonte: BusinessOnline).

 

Fwu Life, la compagnia ha sospeso la riscossione dei premi assicurativi (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

 

Assoutenti: risparmiatori di nuovo ostaggio di una crisi

Assoutenti interviene sulla vicenda denunciando quella che reputa “l’inerzia degli organi di vigilanza”.

«Non è accettabile che episodi di questa portata continuino a ripetersi – ha detto Gabriele Melluso, presidente di AssoutentiI risparmiatori italiani si trovano nuovamente ostaggio di una gestione che non ha saputo garantire la solidità finanziaria e la tutela degli investimenti. Servono regole più severe e una vigilanza che sia all’altezza della situazione».

Fwu aveva proposto un piano di risanamento che si è rivelato del tutto insufficiente a coprire le passività e a rispettare i criteri di legge. Il fallimento, ricorda Assoutenti, segue di poco la crisi di Eurovita. Due casi che portano l’associazione a parlare di “falle del sistema di vigilanza” e a criticare gli organismi di vigilanza.

«Quello che sta accadendo è un segnale di allarme per tutti. Non possiamo più tollerare che i risparmiatori siano l’anello debole di un sistema che dovrebbe invece proteggerli», prosegue Melluso. Che aggiunge: «È evidente che il sistema di controlli sia inadeguato e che le autorità preposte non abbiano agito con la tempestività necessaria per evitare un altro caso di crisi sistemica».


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