Eurovita, disposta l’amministrazione straordinaria. Blocco riscatto polizze fino a giugno
Eurovita va in amministrazione straordinaria. L’Ivass proroga fino al 30 giugno 2023 la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e capitalizzazioni stipulati con Eurovita. Confconsumatori: “Le banche venditrici prendano in carico le polizze rimborsando i clienti”
Eurovita va in amministrazione straordinaria. Il ministro dell’Impresa e del Made in Italy, su proposta dell’Ivass, ha disposto con Decreto del 29 marzo 2023 l’Amministrazione Straordinaria e lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo nei confronti di Eurovita Holding S.p.A. e Eurovita S.p.A. Dopo questo provvedimento, informa una nota dell’Ivass, l’Istituto ha nominato il dott. Alessandro Santoliquido Commissario per la gestione straordinaria di entrambe le società, e il prof. Antonio Blandini, in qualità di Presidente, il dott. Sandro Panizza e la dott.ssa Monica Biccari, componenti dei relativi Comitati di sorveglianza.
Il blocco del riscatto delle polizze viene confermato fino al 30 giugno di quest’anno.
“Al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato da parte degli Organi dell’Amministrazione Straordinaria – si legge nella nota – l’IVASS, con provvedimento n. 75800 del 30 marzo 2023, ha prorogato fino al 30 giugno 2023 la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita S.p.A”, che era stata disposta lo scorso febbraio.
Eurovita, Confconsumatori: fiduciosi ma trasparenza per i risparmiatori
Continua dunque a tenere banco il caso Eurovita (qui la spiegazione di quello che sta succedendo) che va dunque in amministrazione straordinaria, con lo scioglimento degli organi di amministrazione e di controllo dell’impresa. Confconsumatori, che sta seguendo da vicino il caso, chiede trasparenza e propone che nel frattempo “le banche venditrici prendano in carico le polizze rimborsando i clienti”.
“Oltre a offrire chiarimenti e a confidare in un, seppur lento, risanamento dell’azienda che tenga conto dei doveri di trasparenza nei confronti dei risparmiatori, Confconsumatori propone che, nel frattempo, le banche che hanno venduto le polizze, prendano in carico le stesse nei propri bilanci, liquidando ai clienti il valore delle stesse ad oggi, subentrando nei diritti dei propri clienti. – informa una nota – Una misura che eviterebbe riscatti massivi, minusvalenze per Eurovita e, soprattutto, danni ai risparmiatori incolpevoli”.
Eurovita in amministrazione straordinaria
L’associazione ricorda alcuni punti dell’amministrazione straordinaria. Questa dura un anno dalla data di emanazione del decreto ma l’Ivass può autorizzarne la chiusura anticipata se si realizza prima il risanamento. La procedura però può anche essere prorogata, su proposta dell’Ivass, per un secondo anno.
La società passa ora in mano ai Commissari straordinari nominati dall’Ivass e al Comitato di sorveglianza, che provvedono ad accertare la situazione aziendale, a rimuovere le irregolarità e ad amministrare l’impresa nell’interesse degli assicurati e degli aventi diritto a prestazioni assicurative.
L’Ivass può stabilire speciali cautele e limitazioni nella gestione dell’impresa, come anche il blocco del riscatto delle polizze, che al momento è confermato fino al 30 giugno 2023. E questo, sottolinea Confconsumatori, è l’elemento più pesante per i risparmiatori.
Le prospettive per i risparmiatori
Quali prospettive dunque? Confconsumatori si dichiara fiduciosa ma chiede trasparenza per i risparmiatori.
Commenta il presidente dell’associazione Marco Festelli: «I commissari straordinari devono cercare di risanare l’azienda e devono acquisire preventivamente il parere del comitato di sorveglianza e l’autorizzazione dell’Ivass per la realizzazione di piani di risanamento che prevedano cessioni di portafoglio, di azienda o rami di azienda o di partecipazioni in altre società. I tempi pertanto non saranno brevi, anche perché per risanare una situazione patrimoniale come quella che si sta manifestando serviranno di certo interventi di soggetti terzi (Compagnie o banche distributrici delle polizze). Inoltre, i Commissari, poiché il bilancio relativo all’esercizio 2022 non è stato approvato, dovranno anche provvedere al deposito presso l’ufficio del registro delle imprese, in sostituzione del bilancio stesso, di una relazione sulla situazione patrimoniale ed economica redatta sulla base delle informazioni disponibili. La relazione sarà accompagnata da un rapporto del comitato di sorveglianza. Tale deposito potrà costituire un atto di trasparenza nei confronti degli assicurati, perché consentirà di comprender meglio l’effettiva situazione patrimoniale ereditata dai Commissari».
Detto questo, Confconsumatori chiede di non lasciare i risparmiatori nel limbo della procedura e di “non scaricare su di loro” le “inefficienze” di Eurovita.
Per tale ragione l’avvocato Antonio Pinto, responsabile del settore prodotti finanziari e assicurativi di Confconsumatori (che aveva spiegato ad Help Consumatori le fasi della vicenda Eurovita) formula una proposta che restituirebbe piena fiducia all’intero mercato delle polizze assicurative in Italia. Questa: «Se un cliente di Eurovita vuole riscattare la polizza – dice l’avvocato Pinto – le banche che hanno distribuito le predette polizze potrebbero liquidare la polizza, ossia pagare al cliente il valore ad oggi della stessa, subentrando integralmente nei diritti del risparmiatore, (oppure, in subordine, acquisendo la polizza in garanzia) cosi prendendola in carico nel proprio bilancio (come posta attiva che compensa quanto liquidato al cliente) e portarla a scadenza. In tal modo si eviterebbero i riscatti massivi perché le polizze andrebbero in mano a soggetti istituzionali che possono attendere qualche anno per realizzare, si eviterebbero le minusvalenze per Eurovita e soprattutto si risolverebbero i problemi dei risparmiatori incolpevoli».