Pubblicità di finanziamenti senza l’indicazione chiara del Tasso Annuo Effettivo Globale, che impedisce dunque al consumatore di avere chiari tutti gli elementi da cui ricavare il costo del prestito: per questo l’Antitrust ha sanzionato per pratica commerciale scorretta, con due multe per complessivi 120 mila euro, Unicredit SpA (per 70 mila euro) e Family Credit Network S.p.A (per 50 mila euro), che promuove e colloca i prodotti di finanziamento di UniCredit.Sotto i riflettori dell’Antitrust è finito un volantino pubblicitario che promuoveva l’offerta di finanziamenti in favore di dipendenti pubblici con cessione del quinto dello stipendio o delegazioni di pagamento.  Secondo l’Autorità il messaggio, che pure conteneva esempi di finanziamento con relative rate di rimborso, “non riporta, tuttavia, chiaramente, gli elementi essenziali da cui ricavare con esattezza i costi del prestito – si legge nell’odierno bollettino – Infatti, il TAEG, indicatore che consente al consumatore di valutare e calcolare l’esatto importo dell’intera operazione finanziaria è menzionato unicamente attraverso la specifica “TAEG max 7,35%”; in ragione della sua genericità, tale espressione non consente evidentemente al consumatore di calcolare l’entità degli oneri economici conseguenti all’erogazione del prestito e di effettuare un’adeguata valutazione della reale convenienza dell’offerta, perché lo priva della possibilità di avere contezza del costo complessivo dell’operazione, cioè del costo comprensivo degli interessi e di tutti gli oneri da sostenere per utilizzare il credito”.
Non solo. L’Antitrust contesta che il TAEG massimo di alcune operazioni risulta in realtà superiore. Come si legge nel bollettino, il messaggio “risulta non veritiero proprio in relazione alla misura del TAEG massimo al quale i prestiti sarebbero concessi. In particolare, dai contratti versati in atti da FC Network risulta che in un numero rilevante di casi (7 contratti su 20 prodotti in atti) il TAEG relativo alle operazioni di finanziamento risulta più elevato rispetto a quello prospettato nella pubblicità. In particolare, a fronte del costo complessivo massimo dell’operazione indicato nella misura del 7, 35%, il TAEG relativo agli atti negoziali sottoscritti raggiunge la misura del 7, 54%”.


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