L’Antitrust avvia un’istruttoria nei confronti dell’Unione mutualistica tra i notai del Veneto per verificare l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza. L’Unione, costituita da alcuni professionisti di Treviso, prevede la messa in comune di una percentuale dei proventi dei singoli professionisti da ripartire in quote uguale tra tutti: in questo modo i singoli notai, indipendentemente dall’attività svolta, si vedrebbero garantito mensilmente un reddito minimo da parte dell’associazione (e quindi, nella sostanza, da parte dei propri concorrenti).
In questo modo potrebbe venire meno, tra i notai aderenti, la spinta a farsi concorrenza, migliorando il servizio e riducendo i prezzi. L’intesa avvantaggerebbe così in maniera anticoncorrenziale sia i notai di nuova nomina nel distretto, che potrebbero contare su un livello di reddito garantito, sia i professionisti già presenti sul mercato che eviterebbero o ridurrebbero il rischio di condotte concorrenziali aggressive da parte dei nuovi professionisti. Secondo l’Antitrust, che vuole vederci più chiaro, quest’associazione potrebbe essere idonea ad una restrizione della concorrenza.


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