Enel si è piazzata al 20° posto della classifica stilata da Transparency International sul livello di trasparenza e sulla lotta alla corruzione delle maggiori multinazionali quotate in borsa (105 quelle esaminate). Con un punteggio di 6,2 (il massimo è stato 8,3 e se l’è aggiudicato la finlandese Statoil) Enel è arrivata prima tra le grandi aziende del settore delle utenze, ottenendo la percentuale del 100% per quanto riguarda il livello di trasparenza relativa alla governance di gruppo.
Enel sottolinea in una nota che il suo “impegno per la lotta alla corruzione ha come punto di riferimento il Piano Tolleranza Zero contro la Corruzione, approvato nel 2006, che insieme al Codice Etico e al Modello organizzativo è applicato a tutte le società del Gruppo nei 40 Paesi dove opera, con l’obiettivo di ricercare e promuovere azioni in campo sociale, come l’educazione alla legalità e la responsabilizzazione del proprio personale”.
“Il Piano, in particolare, risponde agli impegni sottoscritti dal Gruppo con l’adesione al Global Compact LEAD, il Programma promosso dalle Nazioni Unite con lo scopo di coinvolgere le imprese nel rispetto dei principi relativi ai diritti umani, alla tutela del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente. Il personale è quindi chiamato a operare secondo principi di onestà, trasparenza e correttezza nello svolgimento proprie attività. Impegni – conclude la nota – che sono richiesti anche a tutti gli stakeholder, in particolare i fornitori, coinvolti nelle attività dell’azienda”.


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