L’aumento del deposito cauzionale in bolletta, imposto da Publiacqua a centinaia di migliaia di utenti dell’ATO3, è stato dichiarato illegittimo per la terza volta. Dopo la sentenza del Tribunale di Prato dell’anno scorso, nei giorni scorsi sono arrivate altre due sonore sconfitte per Publiacqua, da parte dei Giudici di Pace di Prato e Pistoia.
Lo rende noto Confconsumatori che, attraverso il presidente di Confconsumatori Prato Marco Migliorati, commenta così: “Lo scontro fra i consumatori vessati e il colosso della gestione dell’acqua ha un solo verdetto: tre a zero a favore di Confconsumatori”. Migliorati loda il lavoro delle federazioni provinciali Confconsumatori di Prato e Pistoia che, all’inizio del 2011, iniziarono la battaglia contro l’aumento ingiustificato imposto da Publiacqua: “Tutti fra sindacati, partiti, associazioni, protestarono – racconta Migliorati – ma solo la Confconsumatori, che aveva consigliato di non pagare l’aumento, passò all’azione e con l’assistenza dei propri legali presentò 2 esposti presso le Procure di Prato e Pistoia e 3 cause civili. Ora l’associazione raccoglie i frutti di quell’impegno e può vantare 3 vittorie su 3”.
L’ultima in ordine di tempo è la sentenza emessa dal Giudice di Pace di Prato;  una settimana prima quella del Giudice di Pistoia: entrambi hanno accolto le tesi di Confconsumatori circa l’illegittimità dell’aumento del deposito. Il Giudice di Pistoia ha annullato tutte le fatture emesse da Publiacqua a carico di 15 utenti pistoiesi, che riportavano l’aumento del deposito cauzionale. “Siamo particolarmente contenti – dichiara Stefano Ragionieri, presidente di Confconsumatori Pistoia – in quanto hanno trionfato lo stato di diritto e la Giustizia, che non tengono conto della forza economica e politica delle parti, bensì soltanto dell’equità. Adesso, si potrà parlare di dimissioni della dirigenza di Publiacqua?”.
Intanto l’Associazione dei consumatori non si ferma ed è già in cantiere l’ennesima e più importante causa contro Publiacqua che presto verrà presentata in Tribunale.


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