Osservatorio: Quinto Conto Energia, tante le novità previste
Se il nostro vicino ha i pannelli solari noi non possiamo essere da meno. Non per una questione di invidia, ma perché sappiamo che risparmia alla grande e soprattutto rispetta l’ambiente. In realtà per risparmiare basta un piccolo accorgimento, infatti basta mettere le migliori tariffe per l’energia a confronto, e anche noi potremo tirare un sospiro di sollievo.
Il testo del Quinto Conto Energia ha ormai trovato forma definitiva ed entrerà ufficialmente in vigore a partire dal prossimo settembre 2012. Con il Quinto Conto Energia sono stati varati anche due nuovi decreti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia. In particolare, i testi dei decreti prevedono la definitiva entrata in vigore, 45 giorni dopo il superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico e il 1° gennaio 2013 per tutte le altre fonti di energia rinnovabile. A fare eccezione saranno solo gli impianti realizzati su edifici pubblici, che saranno ancora soggetti alle tariffe previste dal Quarto Conto Energia fino al 31 dicembre 2012.
Si tratta di novità cui si è giunti dopo mesi di discussioni e di vagli da parte delle Regioni quanto degli enti governativi. Ma entriamo nello specifico e cerchiamo di capire cosa porterà con sé l’entrata in vigore del Quinto Conto Energia.
Innanzitutto il tetto di spesa complessivo annuale è stato alzato, passando dai 500 milioni di euro ai 700 milioni. Altra novità è quella relative alle procedure di iscrizione ai registri, che subiscono una semplificazione: si introduce infatti l’autocertificazione in sostituzione dell’atto di notorietà e l’innalzamento delle soglie di accesso ai registri, che passa così dai 12 ai 20 KW; per gli impianti fotovoltaici fino ai 20 Kw di potenza non sarà, quindi, più necessaria l’iscrizione al registro per ricevere i sussidi, a fronte però di un abbassamento degli incentivi stessi (il 20% in meno di agevolazioni a chi ha un impianto di potenza riconosciuta tra i 12 ed i 20 Kw e vuole evitare il registro).
Restano esonerati dall’iscrizione ai registri anche gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative (fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 50 milioni di euro), quelli a concentrazione (sempre con tetto di 50 milioni) e quelli su edifici e terreni della pubblica amministrazione (purché realizzati con gara d’appalto pubblica e anche qui con un tetto di spesa di 50 milioni di euro).
Bisognerà ora attendere la fine dell’estate per capire in che modo le novità previste dal Quinto Conto Energia potranno effettivamente giovare al sistema energetico italiano.
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faccio parte di una piccola coperativa di lavoro che installa impianti fotovoltaici
con le condizioni poste dal quinto conto, ipotizzando di installare un impianto da 3 kW, il costo dei moduli dovrebbe scendere di almeno il 30% per consentire al cliente un rientro in appena!!! 10 anni e consentendo un utile all’impresa di ben!!! 800€ (su cui pagare le tasse ovviamente)
Se avete bisogno di aspettare la fine dell’estate per capire come andranno a finire le cose penso che non sapete di cosa state parlando
Marco
Cosa dovete aspettare per capire che e’ stato messo in ginocchio il settore???
mi dispiace contraddire i prezzi dei moduli oramai sono sui minimi i prezzi degli inverter hanno spazio per scendere del 30%, è l’installatore che deve abbassare il prezzo del chiavi in mano. posso fare due conti veloci se si vende un impianto da 3Kw. ad €/KW 2200,00 + iva sommando il risparmio dell’energia al premio per l’autoconsumo si ammortizzerebbe l’impianto in 7/8 anni, l’installatore vendendo l’impianto al prezzo sopra indicato guadagnerebbe circa €/kw 400 (totale su 3Kw. € 1200)
che in termini di percentuale equivale a circa il 20% (non male).
è finito il tempo delle vacche grasse dove si sono fatte speculazioni sul fotovoltaico, ora il fotovoltaico va fatto non per speculare, ma per risparmiare e per produrre energia pulita.