Pratiche scorrette e fake news sempre più diffuse soprattutto per le utenze e i contratti di energia elettrica e gas e di telefonia. A denunciarlo è Federconsumatori, che in un recente comunicato stampa stila una classifica delle principali bufale più “creative” messe in atto dalle società in particolare nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni per allertare gli ignari consumatori.

Ma quali sono queste pratiche scorrette segnalate all’Associazione? In pole position troviamo il presunto “premio Federconsumatori” di cui, come si legge nella nota stampa, gli operatori delle aziende perlopiù energetiche, millanterebbero la vincita come migliore azienda fornitrice del servizio, vantando anche il primato per la migliore tutela dei consumatori per accaparrarsi la fiducia dei cittadini. La segnalazione sarebbe giunta tramite i canali social da un utente che sorpreso della notizia, avrebbe richiesto maggiori informazioni proprio perché incredulo della stessa informativa comunicatagli. L’associazione replica infatti, che non esiste nessun premio e nessuna certificazione che le aziende possono vantare durante la fase promozionale delle offerte commerciali e che anzi a volte anche loro restano sorpresi dal cattivo uso della fantasia di chi diffonde notizie scorrette e/o del tutto false, pur di carpire un contratto in più.

Altra bufala da smentire afferisce alla presunta certificazione ricevuta dalle principali Autorità di regolazione (a esempio Arera , Agcom, Antitrust ) che gli operatori durante la proposta commerciale indicavano ai consumatori a garanzia della correttezza e qualità dell’azienda che rappresentavano in quel momento specifico. Anche in questo caso arriva la smentita dall’associazione che evidenzia che “non esiste nessuna certificazione di questo tipo, per capire qual è la valutazione che le Autorità danno delle aziende basta leggere le sanzioni comminate per le pratiche scorrette messe in atto da queste ultime, nonché le relazioni annuali riferite al Parlamento”. A volte anche le stesse società sono ignare di questa erronea informativa resa ai consumatori tanto che qualcuno ha anche previsto una sorta di black list per pratiche scorrette in modo da poter monitorare l’eventuale fenomeno in essere.

Al terzo posto troviamo la fake sull’obbligo imminente di passare dal mercato tutelato al mercato libero, per non farsi trovare impreparati quando entrerà in vigore la normativa si settore. Stando alle dichiarazioni dell’associazione, in questo caso gli operatori delle energetiche, sempre in fase di contatto telefonico pre-contrattuale, farebbero pressioni ai cittadini facendo leva sulla confusione ingenerata sulla effettiva data di passaggio al mercato tutelato che è slittato a luglio 2020. Gli operatori facendo leva sulla convenienza economica della offerta proposta e sull’obbligo di passare al mercato libero entro pochi mesi, portano i consumatori a sottoscrivere nuovi contratti in modo non del tutto consapevole. Nel comunicato si legge infatti che “i cittadini hanno appreso dai telegiornali e dai media che presto sarà necessario effettuare la scelta di passare al mercato libero, perché il mercato tutelato terminerà di esistere”…ma “molti, però, non sono aggiornati sul fatto che tale appuntamento è slittato a luglio del 2020” e che “pertanto non vi è fretta, c’è tutto il tempo per valutare con attenzione e decidere il gestore e la tariffa, proposta o in essere, più adatta alle proprie abitudini ed al proprio risparmio”.

La penultima bufala invece, si riferisce all’obbligo di passare dall’ADSL alla Fibra (con costi maggiori) e addirittura in caso di guasti alla linea ADSL, viene proposto di passare alla Fibra per risolvere il problema. Ovviamente non ci possono essere obblighi del genere, piuttosto può capitare che alcune aziende di telecomunicazioni possano promuovere ai propri clienti di passare dall’Adsl alla Fibra applicando lo stesso costo dell’ADSL , per una migliore qualità del servizio. Anche in questo caso il consiglio è quello  di verificare se nella propria zona è presente il servizio di connessione dati in fibra (FTTH/FTTC) e poi in caso decidere cosa fare.

Ultima della classifica, ma solo per ordine di notizia, è la intramontabile truffa del sì” grazie alla quale gli operatori delle aziende che contattato gli utenti riescono a carpire il consenso alla sottoscrizione del contratto in maniera del tutto illegittima ed illegale. Basterà rispondere con un “Sì” alla domanda “Lei è il Signor…?” per dare il via alla truffa. Quel sì sarà registrato e ripetuto nel corso di una registrazione relativa all’adesione ad una offerta commerciale, si legge nel comunicato. In questo caso come anche in quelli sopramenzionati è facile che dalla informazione erronea si passi alla attivazione di un contratto non richiesto, motivo per cui prima di attivare contratti o aderire ad offerte commerciali, specialmente se in presenza di certificazioni o di obblighi di dubbia veridicità, è sempre bene informarsi correttamente e poi decidere.

 

di Claudia Ciriello


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