Stangata 2024, i rincari dell’anno appena iniziato (Foto di Mohamed Hassan da Pixabay)

Alimentazione, assicurazione auto, trasporti, tariffe luce e gas: non c’è voce che si salvi dalle previsioni dei rincari per il nuovo anno fatte da Federconsumatori. La stangata 2024 che si abbatterà sui consumatori, ha calcolato giorni fa l’associazione, supera i mille euro a famiglia.

Fra le voci che più pesano in valore assoluto ci sono i rincari sugli alimentari (stimati in 355 euro in più l’anno a famiglia), quelli sui trasporti (127 euro) e la voce che riguarda le tariffe di luce e gas (158 euro) interessate anche dal passaggio al mercato libero e dalla fine del mercato in tutela. E l’energia è tema cruciale e complicato, con la fine del mercato tutelato del gas da 10 gennaio 2024 e poi dell’elettricità.

Rincari anche per il 2024

“Dopo un 2023 in cui i rincari non hanno fermato la loro corsa, il 2024 non sarà da meno – ha denunciato Federconsumatori – L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato, infatti, che nel nuovo anno si prospetta un aggravio di + 1.011,26 euro annui sui conti di ciascuna famiglia. Un andamento al rialzo trainato, ancora una volta, dall’aumento dei prezzi dei beni energetici, che crescono ancora, soprattutto sulla spinta del gas, anche alla luce dell’eliminazione dello sconto sull’IVA e sugli oneri di sistema, nonché a causa del passaggio al mercato libero, dove le tariffe sono mediamente più care di quelle fino ad oggi garantite sul mercato tutelato”.

Come si diceva, non mancano poi i rincari in campo alimentare, su ristorazione e trasporti, sull’assicurazione auto e sui servizi. La stangata 2024, spiega ancora l’associazione, “si abbatterà su una situazione già duramente compromessa da questi anni di rincari e di rinunce: per tale ragione si rende sempre più urgente un impegno più mirato e incisivo da parte del Governo sulle misure di sostegno alle famiglie e ai meno abbienti e sulla lotta alle crescenti disuguaglianze”.

Per Federconsumatori “è necessario, prima di tutto, non abbassare la guardia sul fronte dell’energia, evitando di fare i deleteri passi indietro sui bonus sociali e sullo sconto IVA, che invece il Governo ha fatto, ripristinandoli, e serve creare un Fondo contro la povertà energetica. È importante, inoltre, attuare una rimodulazione delle aliquote Iva sui generi di largo consumo, accompagnandola con misure sanzionatorie di controllo, che consentirebbe alle famiglie di risparmiare oltre 531,57 euro annui”.

«Contrastare le disuguaglianze significa anche reperire risorse laddove sono state accumulate maggiormente – ha detto Michele Carrus, presidente Federconsumatori – in tal senso chiediamo di finanziare le misure appena descritte attraverso un serio piano di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, una adeguata tassazione degli extraprofitti e un aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie».

 

Federconsumatori previsioni aumenti 2024

2024 di rincari per l’energia

Anche sul gas il 2024 si è aperto all’insegna dei rincari, ha calcolato Federconsumatori. Per l’associazione, infatti, “in assenza del mantenimento dello sconto sull’IVA al 5% sul gas l’esito era scontato ed è davvero pesante per le tasche dei cittadini”.

Spiega Federconsumatori: “Il Governo è rimasto sordo alle nostre richieste, per cui dal 1 gennaio l’IVA passa dal 5% al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti: va considerato che il consumo medio annuo è pari a 1400 mc”.

L’abbassamento del prezzo della materia prima del 6,7% registrato sull’indice PSV, che è l’indice di riferimento per i contratti del Servizio di tutela delle vulnerabilità (ex Servizio di maggiore tutela) e per la quasi totalità dei contratti variabili a libero mercato reso noto da Arera, dunque, “è ben lontano dal compensare l’incremento dell’IVA. Il nostro Osservatorio ha calcolato che per l’abolizione delle agevolazioni finora previste per IVA e oneri di sistema, ogni famiglia, subirà un aggravio di circa +102,15 euro annui sulla bolletta del gas”.

Mercato libero gas, quale impatto?

C’è poi la grande questione del passaggio al mercato libero: ci si interroga se per i consumatori la bolletta avrà un aggravio o potrà essere più leggera.

Per Federconsumatori il passaggio porterà rincari che determineranno “aggravi delle bollette del +11% per le offerte sul mercato del gas a prezzo variabile e +49% per quelle a prezzo fisso – dice l’associazione sulla base di studi propri – Situazione ancora peggiore per gli utenti con contratto a prezzo fisso che non beneficiano di nessuna riduzione del costo del gas mentre sono caricati dell’aumento della tassazione. In condizione ancora peggiore si ritrovano quegli utenti, non certo ricchi, con un reddito ISEE compreso tra 9531 e 15.000 euro che dal primo gennaio perdono il bonus energia perché il governo non ha rifinanziato neppure questa misura. Le promesse di non abbandonare i cittadini sono un lontano ricordo, la realtà è che sono lasciati alla deriva”,

Il risultato sarà che, in assenza di nuovi interventi, le fasce sociali più deboli scivoleranno nella povertà energetica e nella povertà in generale, “entrambe da tempo in incremento”.


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