Povertà energetica, Ipsos: famiglie preoccupate di risparmio energetico e bollette
Il 40% delle famiglie è attenta alle strategie di risparmio sulle bollette, il 16% degli italiani teme di non poter pagare le bollette di luce e gas. Indagine Ipsos sulla povertà energetica e sulla sua percezione
La povertà energetica rimane un nodo critico e per molti aspetti difficile da stimare. A livello nazionale, gli ultimi dati OIPE (Osservatorio italiano povertà energetica) raccontano un costante aumento dei prezzi energetici per i nuclei familiari. Ammonta a poco meno di 2000 euro la spesa energetica media annua per le famiglie italiane, con un rincaro di più di 500 euro rispetto all’anno precedente, “il che comporta che il 7,7% del totale, vale a dire 2 milioni di nuclei familiari, viva in una condizione di povertà energetica”. A fronte delle difficoltà nel coprire le spese per l’energia, il 40% delle famiglie guarda con attenzione alle strategie di risparmio sulle bollette.
Il focus sulla povertà energetica viene dalla recente Plenaria della Fondazione Banco dell’Energia e dei firmatari del manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica” a cui hanno aderito oltre 80 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca. Il Manifesto è l’iniziativa lanciata nel 2021 dalla Fondazione Banco dell’energia, ente filantropico che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere persone e famiglie vulnerabili e a rischio povertà attraverso progetti solidali.
Povertà energetica e famiglie preoccupate per il pagamento delle bollette
Durante l’assemblea è stata presentata l’indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con Banco dell’energia, da cui emerge che “l’attenzione verso i consumi energetici resta un tema molto rilevante: il 40% delle famiglie guarda con attenzione anche alle strategie di risparmio sulle bollette e questo nonostante solo un italiano su cinque (22%) dichiari di aver messo in atto consumi improntati all’efficienza”.
Il 16% degli italiani teme di non poter pagare le bollette di luce e gas, un dato in miglioramento rispetto al 2022 – quando una famiglia su due esprimeva questa preoccupazione.
Per il 58% degli italiani la povertà energetica è un problema che tocca da vicino il Paese. Tuttavia, emerge dall’indagine, solo un italiano su cinque (21%) dichiara di possedere una conoscenza approfondita del problema, mentre il 41% ne ha solo sentito parlare. Da qui deriva la difficoltà nel definire l’entità del fenomeno. Secondo gli italiani, circa il 20% delle famiglie è attualmente colpito dalla povertà energetica. Ma quando si parla di povertà energetica bisogna anche valutare gli indicatori cui si fa riferimento – spesso l’impossibilità di riscaldare adeguatamente casa.
Spiega allora Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia: «I risultati dello studio tratteggiano l’immagine di un Paese che sta reagendo alle sfide economiche, pur consapevole di dover ancora affrontare un periodo di grandi incertezze. Il fenomeno della povertà energetica rimane un nodo critico, con il quale gli italiani hanno però poca familiarità. È sicuramente importante intensificare gli sforzi formativi per aumentare la consapevolezza di queste tematiche tra i cittadini, rendendoli pienamente consci della reale entità del problema e di come individualmente si possa contribuire a fare scelte coerenti con obiettivi personali e collettivi. Sotto questa prospettiva, le Comunità Energetiche Rinnovabili potrebbero rappresentare una soluzione valida e ricca di potenzialità per affrontare anche questo problema, sebbene sia imprescindibile un significativo supporto da parte delle istituzioni e delle aziende per abbattere le attuali barriere percepite».
L’apertura degli italiani verso le CER, infatti, si conferma elevata (57%), una propensione alimentata principalmente dalla prospettiva di risparmi economici e dalla possibilità di prevenire e combattere la povertà energetica. Secondo gli italiani, però, un freno alla loro diffusione è rappresentato dagli ostacoli economici iniziali e dalle complessità amministrative, a cui si aggiunge limitata familiarità con il tema (12% nel 2024 vs 9% nel 2023).
Contro la povertà energetica
Dal 2016 a oggi il Banco dell’energia ha donato 13 milioni di euro a sostegno di circa 13 mila beneficiari.
Nel 2025 realizzerà 30 nuovi progetti a sostegno di famiglie vulnerabili su tutto il territorio nazionale.
«Il Manifesto ‘Insieme per contrastare la povertà energetica’ rappresenta la volontà condivisa di creare un modello di solidarietà trasversale, sempre più ampio per progettualità, partecipazione e continuità. Questa sesta Plenaria, che di anno in anno si rafforza, è motivo di orgoglio – ha detto Roberto Tasca, Presidente del Banco dell’energia – Con i progetti già realizzati siamo riusciti a dare sostegno a molte famiglie in difficoltà in tutta Italia e con le nuove iniziative siamo pronti a fare ancora di più nel prossimo anno: attività che spaziano dal sostegno economico alla formazione, rese possibili grazie alla collaborazione di numerose aziende, enti e realtà locali presenti sul territorio nazionale».