
Povertà energetica, Federconsumatori: peggiora fra gli anziani e si aggraverà col rincaro delle bollette (Foto Pixabay)
Povertà energetica, Federconsumatori: col rincaro delle bollette si aggraverà
Cgil, Spi, Filctem e Federconsumatori rilanciano una campagna di informazione per aiutare i cittadini a orientarsi fra prezzi e tariffe. La povertà energetica rischia di aggravarsi col rincaro dei prezzi dell’energia
La povertà energetica rischia di aggravarsi con un eventuale rincaro delle bollette dell’energia. I consumatori già si trovano davanti a una giungla di prezzi e tariffe e i vulnerabili stanno scontando più di altri il rischio di incappare in contratti troppo onerosi. La denuncia è di Federconsumatori che insieme a Cgil, Spi e Filctem rilancia una campagna di informazione, già attuata nel 2024, per aiutare i cittadini a orientarsi nella giungla di prezzi e tariffe e chiedere interventi politici concreti, quali un aumento dell’importo del bonus energetico.
“In Italia più di 8 persone su 100 vivono in condizioni di povertà energetica, un dato che peggiora nella fascia di popolazione anziana e che sembra destinato ad aggravarsi alla luce del rincaro dei prezzi dell’energia – spiega Federconsumatori – Il rischio è che le tensioni geopolitiche, in assenza di interventi mirati, portino a nuovi aumenti delle bollette”.
La campagna, racconta l’associazione, finora ha raggiunto migliaia di persone e oggi riprende per sostenere anche le richieste di specifici interventi politici. Fra i primi da mettere in campo con urgenza, c’è “il rafforzamento delle misure di contrasto della povertà energetica, il disaccoppiamento del prezzo finale dell’energia elettrica dal prezzo del gas e la revisione dell’albo dei venditori di energia”.

Povertà energetica, l’11,9% delle coppie con figli minori non può riscaldare adeguatamente casa (Credit YouTube convegno Ircaf)
Le possibili azioni: bonus energetico più pesante, efficienza energetica
“Fermo restando che pensioni e salari dovrebbero essere adeguati al costo della vita – dichiarano Cgil, Spi, Filctem e Federconsumatori – chiediamo che venga aumentato l’importo del bonus energetico, allargata la platea dei beneficiari e semplificato l’iter per l’accesso. Allo stesso tempo occorre puntare su interventi che accrescano l’efficienza energetica delle abitazioni consentendo così di abbattere la spesa e ridurre i consumi di energia. Infine, sarebbe opportuno stabilire un automatismo che, a differenza di quanto accade finora, faccia scattare l’ingresso nel mercato tutelato al compimento del settantacinquesimo anno di età.”
Per Federconsumatori serve inoltre una revisione del metodo di determinazione delle tariffe del servizio di tutela delle vulnerabilità.
“È assurdo che le fasce più deboli siano quelle che, ad oggi, subiscano in maniera più pesante gli effetti di queste speculazioni: in tal senso è necessario svincolare il metodo tariffario da meccanismi di mercato – afferma l’associazione – Il servizio di vulnerabilità, a differenza del precedente servizio di maggior tutela, ha assunto un carattere di natura sociale e l’attuale determinazione della tariffa non risponde a questa esigenza. Nei mesi scorsi proprio la fine del mercato tutelato aveva già esposto i soggetti più fragili al rischio di incorrere in contratti particolarmente onerosi e poco chiari o in vere e proprie truffe”.
L’altra richiesta è rivolta alle aziende, cui le quattro sigle chiedono di impegnarsi in un’informazione trasparente.
