Mercato elettrico, i clienti vulnerabili potranno passare al Servizio a tutele graduali (Foto di Colin Behrens da Pixabay)

Nessun rinvio della fine della tutela sul mercato elettrico, mentre si è arrivati a un compromesso che salva la possibilità per i clienti vulnerabili di aderire al Servizio a tutele graduali, ad oggi più vantaggioso. È l’ultimo passaggio che si registra in Commissione Attività produttive alla Camera. Sulla fine del mercato tutelato, spiega Assoutenti, e grazie all’impegno del presidente Gusmeroli (che aveva anche proposto il rinvio) “è stato raggiunto un importante compromesso, con tutti i clienti vulnerabili che, al pari degli altri, potranno transitare nel Servizio a Tutele Graduali”.

La risoluzione approvata, spiega il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi, «salva i clienti vulnerabili, i quali dal prossimo 1 luglio sarebbero rimasti nel regime di maggior tutela senza poter beneficiare dei risparmi, tra i 130 e i 140 euro in bolletta secondo le stime Arera, garantiti dal Servizio a Tutele Graduali. Ora tali utenti potranno transitare dal mercato tutelato alle tutele graduali e viceversa in modo semplice e veloce, contattando lo Sportello del consumatore di Arera. Una misura che introduce una nuova spinta alla concorrenza e potrebbe portare il mercato libero a ridurre le tariffe con evidente vantaggio per gli utenti di tale mercato».

«Resta tuttavia la contraddizione, che dovrà essere risolta, per la quale l’utente delle tutele graduali e l’utente del mercato libero serviti dalla stessa azienda fornitrice di energia pagheranno due tariffe diverse il cambio del medesimo servizio – prosegue Truzzi – Una anomalia che, nei prossimi mesi, potrebbe portare ad una valanga di ricorsi contro le società energetiche».

Mercato elettrico, la risoluzione

I cambiamenti nel mercato elettrico sono complessi e di fatto pieni di difficoltà per i cittadini. Non tutti hanno chiaro di cosa si sta parlando, mentre il cambiamento è accompagnato da una forte pressione dei call center per l’attivazione di nuovi contratti. È il telemarketing selvaggio, come ha riconosciuto anche l’Antitrust.

Una risoluzione approvata in X Commissione alla Camera riconosce che “in questi mesi le associazioni dei consumatori e singoli cittadini a più riprese hanno evidenziato difficoltà informative e pratiche sulle bollette elettriche, in buona parte per il rientro dal mercato libero al servizio di maggior tutela”. Sul tema e sui costi applicati in bolletta “ è emerso che i cittadini non riescono ancora a ottenere in modo semplice le corrette informazioni per effettuare una scelta consapevole”.

La risoluzione riconosce inoltre che “continua a essere eccessivamente pressante l’attività dei call center, con una politica commerciale particolarmente aggressiva, fornendo informazioni ai cittadini non sempre adeguate e precise, addirittura gli stessi stanno chiamando anche i clienti vulnerabili, per i quali il servizio di maggior tutela non termina il 1° luglio 2024”.

Il documento ricorda inoltre che in Italia ci sono circa 30 milioni di utenze elettriche domestiche, delle quali circa il 26% ancora nel servizio di maggior tutela; di queste, 4 milioni e mezzo si riferiscono a soggetti vulnerabili.

La risoluzione impegna dunque il Governo “ad attivare ogni iniziativa di competenza, di carattere normativo o regolamentare”, volta a “prevedere la facoltà, per i clienti vulnerabili anche serviti in regime di tutela, di aderire al servizio a tutele graduali”; ad attivare “un attento e permanente monitoraggio delle offerte sul mercato libero, al fine di individuare proposte eccessivamente anomale, apparentemente convenienti, segnalandole all’Autorità garante della concorrenza e del mercato”. E impegna l’Esecutivo a “proseguire con la più ampia campagna di informazione, e in relazione alla possibilità per i cittadini di scelta di un’offerta del mercato libero, dei tempi, delle modalità di passaggio e delle caratteristiche di prezzo”.

Elettricità, più 12% per i clienti vulnerabili

Nel frattempo per i clienti vulnerabili (over 75, disabili e fragili economici) l’aggiornamento delle tariffe disposto dall’Arera parla di un aumento tariffario del 12% nel terzo trimestre 2024.

Un aggravio di spesa, spiega il Codacons, pari a 65,5 euro su base annua (dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025) rispetto alle tariffe del trimestre precedente. Grazie alla risoluzione approvata, spiega il Codacons, “anche gli utenti vulnerabili avranno la possibilità di confluire nel più conveniente sistema delle tutele graduali a partire dal primo luglio, godendo così di evidenti benefici economici”.

L’Unione Nazionale Consumatori stima che il divario fra il Sistema a tutele graduali e la tutela passi da circa 131 euro a 113 euro. Il rialzo del 12%, afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, « era atteso, considerati i rialzi nei mercati all’ingrosso e la stagionalità, ossia i maggiori consumi elettrici estivi dovuti all’accensione dei condizionatori. La buona notizia è che scende la quota di commercializzazione fissa annua da 58,40 a 41 euro. Una riduzione che peraltro potrebbe rimanere anche nei prossimi trimestri. Ora lo sconto fisso annuo per chi il 1° luglio passerà al Servizio a Tutele Graduali (STG) scende da 131,40 euro a 113 euro rispetto al Servizio di Maggior Tutela, ma sia chiaro che per i non vulnerabili che ora si trovano nel mercato libero, il grande vantaggio di rientrare nel mercato di tutela entro la mezzanotte di domenica 30 giugno resta immutato. Non è, infatti, l’STG a salire di prezzo ma è la tutela a diventare più conveniente. Il divario tra STG e libero, insomma, resta identico e molto redditizio, specie se si considera che attualmente il mercato libero non ha offerte più vantaggiose né della tutela né tanto meno del futuro Stg».


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