Liberalizzazione del mercato energia, MDC a favore del rinvio. “Serve campagna informativa efficace” (Foto Pixabay)

Liberalizzazione del mercato energia, MDC a favore del rinvio. “Serve campagna informativa efficace”

MDC ha espresso pieno sostegno alla proposta di rinviare al 31 dicembre 2024 la piena liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, prevista per il 1° luglio. La proposta è stata avanzata in sede di Commissione Attività produttive alla Camera dal presidente Gusmeroli

“Una campagna informativa efficace è cruciale per garantire che i cittadini possano fare scelte consapevoli e informate riguardo al mercato dell’energia”. Con queste parole il Movimento Difesa del Cittadino ha espresso pieno sostegno alla proposta di rinviare al 31 dicembre 2024 la piena liberalizzazione del mercato elettrico, prevista dal 1° luglio.

La richiesta è stata avanzata nei giorni scorsi nella Commissione Attività Produttive della Camera dal presidente della commissione, Alberto Luigi Gusmeroli, insieme al vice presidente della commissione Finanze, Alberto Bagnai. Per MDC “il rinvio è necessario per proteggere milioni di consumatori attualmente assediati da pratiche di telemarketing selvaggio e fuorviante sulle offerte del mercato elettrico”.

Liberalizzazione mercato elettrico, proposta di rinvio

Nei giorni scorsi Gusmeroli e Bagnai hanno presentato una proposta per chiedere di prorogare il rientro nel mercato tutelato dell’energia.

“Con questo provvedimento – ha spiegato Gusmeroli in una nota – si è chiesto di posticipare al 31 dicembre 2024 il termine di rientro nel mercato tutelato (richiesta formulata peraltro anche al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin dopo la sua seconda audizione in commissione), prevedendo al contempo per tutti coloro che ancora si troveranno nel mercato libero di poter aderire al sistema a tutele graduali nel triennio 2024-2027: questo oltre ovviamente all’irrobustimento di una fattiva campagna di monitoraggio volta a prevenire pratiche commerciali aggressive e scorrette, da accompagnarsi a un potenziamento dell’attività informativa a beneficio del cittadino, specie se anziano o fragile. Voglio ricordare come nel nostro Paese una consistente fetta della popolazione manchi degli strumenti conoscitivi basici per poter gestire una pratica digitale”. (Fonte: Borsa italiana).

 

MDC: potenziare le informazioni

Il problema riguarda dunque sia la complessità del mercato dell’energia, sia la capacità dei cittadini (o almeno di una loro fascia) di fare scelte informate, a fronte della miriade di proposte che arrivano dalle società di energia. Proposte non sempre chiare e non sempre corrette.

Il Movimento Difesa del Cittadino chiede fra l’altro di potenziare le misure di informazione e tutela per i consumatori. In particolare chiede di “incrementare la diffusione delle informazioni tramite TV, radio, social media e incontri sul territorio, ma anche di garantire una comunicazione chiara e accessibile, soprattutto per le persone anziane e fragili con una campagna di informazione realizzata sul territorio rendendo più efficace quella in atto che non sta raggiungendo i risultati sperati”.

Altra richiesta è quella di rafforzare le attività di monitoraggio per prevenire pratiche commerciali aggressive e scorrette.

Di recente l’Antitrust ha attuato 13 interventi di moral suasion nei confronti di una serie di società di energia, motivati dal fatto che “le offerte pubblicizzate online non sono risultate pienamente conformi alla disciplina a tutela del consumatore”.

L’Antitrust ha invitato le società a “integrare la propria informativa promozionale in modo chiaro ed esaustivo, attraverso l’indicazione di tutti gli oneri (discrezionalmente previsti dalle società di vendita) che compongono la spesa per l’energia”. Ha chiesto inoltre di “predisporre un’informativa completa e corretta in materia di green claim, corredata delle certificazioni e dalle attestazioni relative ai vanti ambientali, agevolmente consultabili”.

Questo scenario, spiega MDC, “evidenzia la necessità di un intervento urgente per tutelare i diritti dei consumatori. Inoltre, la campagna di comunicazione e informazione gestita dall’Acquirente Unico è risultata insufficiente, e, nonostante le promesse di sinergie con le associazioni dei consumatori nei territori, tali collaborazioni sono rimaste solo buone intenzioni”.


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