Energia, i regolatori del Mediterraneo si confrontano su interconnessioni e investimenti
Il Presidente di MEDREG e ANRE ha dichiarato: “Ci troviamo in un momento critico nel nostro dialogo energetico. Il nostro obiettivo principale è scoprire soluzioni innovative che ci guidino verso un futuro energetico sostenibile e decarbonizzato”
I presidenti delle autorità di regolazione dell’energia, membri di MEDREG (l’associazione dei regolatori del Mediterraneo), si sono riuniti con le principali aziende del settore e rappresentanti istituzionali per discutere strategie volte a incentivare gli investimenti nelle interconnessioni transfrontaliere e nelle infrastrutture energetiche. L’incontro ha avuto luogo nel sito archeologico di Selinunte, ospitato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Un sistema energetico interconnesso
I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono già collegati da reti elettriche, gasdotti e progetti di energia rinnovabile. Tuttavia, l’evoluzione del panorama geopolitico e le tecnologie innovative stanno ridefinendo le dinamiche energetiche, rendendo cruciale una maggiore cooperazione e interoperabilità tra i Paesi nordafricani, mediorientali ed europei.
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato la Strategia Energetica Italiana, sottolineando l’importanza crescente del Mar Mediterraneo nello scenario energetico globale. Ha affermato: “L’Italia, situata al centro di quest’area, possiede tutte le potenzialità per affermarsi come ponte energetico tra il Nord e il Sud, l’Est e l’Ovest del bacino mediterraneo.”
Periodo critico per il dialogo energetico
Abdellatif Bardach, Presidente di MEDREG e dell’Autorità marocchina di Regolazione dell’energia elettrica ANRE, ha dichiarato: “Ci troviamo in un momento critico nel nostro dialogo energetico regionale. Il nostro obiettivo principale è scoprire soluzioni innovative che ci guidino verso un futuro energetico sostenibile e decarbonizzato”.
Stefano Besseghini, Vicepresidente permanente di MEDREG e Presidente di ARERA, ha sottolineato l’importanza della cooperazione regionale per adottare un approccio normativo coerente: “Questa cooperazione è necessaria per attrarre investimenti infrastrutturali e sfruttare appieno il potenziale delle energie rinnovabili della regione mediterranea”.
Durante l’incontro, i partecipanti, tra cui rappresentanti di Terna, Snam, Edf, Eni e l’Ufficio per l’elettricità e l’acqua potabile del Marocco, hanno discusso le sfide legate a infrastrutture obsolete, esigenze di investimento, barriere tecniche e normative divergenti. Hanno anche esplorato modelli di business innovativi e strategie per la diffusione delle energie rinnovabili.
La visione dell’UE: verso un mercato energetico resiliente
Stefano Grassi, Capo di gabinetto del Commissario europeo per l’energia, ha evidenziato l’importanza strategica del Mediterraneo per la sicurezza energetica dell’Europa. Ha dichiarato: “Il Mediterraneo può diventare la futura centrale dell’economia verde europea, basata sulle esportazioni di energia rinnovabile, idrogeno e gas rinnovabili”.
Il rafforzamento della cooperazione regionale, gli investimenti in infrastrutture moderne e l’adozione di normative convergenti sono stati identificati come passi essenziali verso un mercato energetico mediterraneo più resiliente e integrato. L’incontro di Selinunte rappresenta un importante passo avanti verso la creazione di un polo energetico sostenibile nel Mediterraneo, capace di fornire energia sicura, affidabile e a prezzi accessibili ai suoi cittadini.
Questo incontro fa parte della costante azione di MEDREG per promuovere una regolamentazione coerente a livello regionale, incoraggiando investimenti infrastrutturali, commercio transfrontaliero e l’integrazione delle energie rinnovabili.