Energia, Federconsumatori: “Si va verso il mercato del libero abuso”
Prezzi alti e scorrettezze nel mercato dell’energia in una fase di grandi cambiamenti. Federconsumatori: “Altro che mercato libero, si va verso il mercato del libero abuso”
“È urgente e indispensabile mettere quanto meno un tetto ai prezzi sul mercato libero, sennò, di questo passo, rischia di diventare il mercato del libero abuso”. È quanto denuncia Federconsumatori davanti alle dinamiche del mercato dell’energia, diventato da tempo campo di estrema urgenza e di grande complicazione per i consumatori. C’è infatti il prossimo passaggio alla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, previsto per luglio. C’è una giungla di offerte e contratti fra i quali, se non si è competenti, è difficile districarsi. Ci sono le prossime scadenze e opportunità da tenere a mente: gli utenti domestici non vulnerabili, ha detto l’Autorità per energia, reti e ambiente (Arera), possono rientrare nel servizio di maggior tutela elettrico fino al 30 giugno per poi passare nel Servizio a tutele graduali.
Energia, oltre 1 miliardo di danni a famiglie e imprese
In tutto questo ci sono gli scossoni che investono l’intero settore.
Afferma Federconsumatori: “L’Antitrust ha definito ieri come un vero e proprio tsunami quello che sta avvenendo nell’ambito dell’energia, a danno degli utenti. Un uragano fatto di scorrettezze, abusi, violazioni e vere e proprie speculazioni, che hanno determinato oltre 1 miliardo di euro di danni causati a famiglie e imprese”.
Il riferimento è al bilancio diffuso dall’Antitrust in occasione della sua relazione annuale sull’attività svolta. L’Autorità ha ricordato di aver chiuso “undici procedimenti istruttori relativi a pratiche commerciali aggressive volte a indurre i consumatori ad accettare modifiche unilaterali peggiorative dei prezzi dell’energia elettrica e del gas”.
Come ha detto il presidente Roberto Rustichelli, “i procedimenti chiusi con impegni hanno consentito il ripristino delle condizioni iniziali di contratto a favore di 500.000 consumatori ai quali sono stati restituiti oltre 115 milioni di euro. Le condotte oggetto di procedimenti chiusi con accertamento dell’illecito hanno interessato 4,5 milioni di consumatori e micro-imprese, con un danno prudenzialmente stimato – sulla base dei consumi minimi calcolati da ARERA – di oltre 1 miliardo di euro”.
Energia: “Sono stati liberalizzati i rincari”
Nel periodo più difficile per le famiglie, denuncia allora Federconsumatori, “le aziende fornitrici hanno lucrato sui costi dell’energia. E continuano a farlo. Riceviamo continuamente, presso i nostri sportelli, segnalazioni di cittadini che si sono visti addebitare bollette con costi improponibili e del tutto fuori mercato”.
Il riferimento dell’associazione è ad alcuni livelli record nella spesa e nella relativa bolletta per il gas. Sostiene Federconsumatori: “Oggi il record assoluto viene raggiunto da Wekiwi. I malcapitati utenti che hanno sottoscritto un contratto con tale azienda si son visti recapitare bollette con una quota fissa di 160 euro annui, a cui si somma la cifra record di 5,29 euro a metro cubo”.
“L’abolizione del mercato tutelato e il via libera incondizionato al mercato libero avrebbe dovuto garantire, secondo le promesse, una maggiore concorrenza – aggiunge Federconsumatori – Stando alle condotte registrate, semmai, emerge solo che sono stati liberalizzati i rincari. Per di più in assenza di una campagna di informazione rivolta ai cittadini (nel settore del gas come in quello dell’energia elettrica), per affrontare al meglio il passaggio al mercato libero e per conoscere come tutelarsi da abusi di questo tipo”.
L’associazione promette che avvierà cause pilota e azioni inibitorie nei confronti delle aziende che adotteranno condotte spregiudicate. E allo stesso tempo chiede all’Antitrust e all’Arera di vigilare sui comportamenti delle compagnie e sui meccanismi di determinazione dei prezzi.
Rientro nella maggior tutela possibile fino al 30 giugno
Nel frattempo il rientro nella maggior tutela elettrica si potrà fare fino al 30 giugno.
Spiega Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori: «È importante che fino all’ultimo si possa chiedere di rientrare in tutela e che faccia fede la data di ricezione della richiesta del cliente attraverso i canali, anche telefonici o telematici, indicati dall’esercente la maggior tutela. Ricordiamo che il rientro in tutela è l’unica via per potersi assicurare l’attivazione del Servizio a Tutele Graduali che consente uno sconto fisso annuo vantaggiosissimo, pari, al momento della aste, a 131,40 euro all’anno rispetto al mercato tutelato».
MDC: “Istituzioni intervengano per evitare abusi”
Evitare abusi ai danni dei consumatori è l’invito che arriva dal Movimento Difesa del Cittadino, che nei giorni scorsi ha partecipato (insieme ad altre associazioni) a una conferenza sulle bollette elettriche alla Camera dei deputati.
«L’incremento insostenibile delle bollette di luce e gas è un tema di estrema urgenza che colpisce milioni di italiani – ha detto il portavoce MDC Francesco Luongo – ed è imperativo che le autorità e le istituzioni preposte intervengano con urgenza per ristabilire un equilibrio a favore dei consumatori e garantire che la liberalizzazione del mercato non diventi una licenza per esporre i cittadini a ulteriori abusi».
Per Luongo «è inaccettabile che in un settore vitale come quello energetico i consumatori siano lasciati a difendersi da soli in una giungla di tariffe e condizioni spesso incomprensibili». Per orientarsi nei cambiamenti in atto, l’associazione ha realizzato la Guida al Mercato Libero dell’Energia nell’ambito del Progetto TRIS Recupero.