
Bollette quadruplicate e rinnovi contrattuali, Antitrust avvia istruttoria verso Enel Energia (Foto Pixabay)
Bollette quadruplicate e rinnovi contrattuali, Antitrust avvia istruttoria verso Enel Energia
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria verso Enel Energia sulla base di centinaia di segnalazioni di consumatori e microimprese che denunciano bollette quadruplicate e assenza di informazioni preventive sui rinnovi contrattuali
L’Antitrust accende un faro sui rinnovi contrattuali di Enel Energia che piombano su clienti del tutto ignari. L’Autorità ha avviato un’istruttoria verso Enel Energia Spa, che fornisce servizi di energia elettrica e gas sul mercato libero, sul caso delle modifiche tariffarie non adeguatamente comunicate agli utenti.
Enel Energia, da gennaio centinaia di segnalazioni
L’apertura del procedimento, resa nota nell’ultimo bollettino dell’Autorità, fa seguito all’arrivo all’Antitrust di “numerose e continue denunce”, oltre 600 da gennaio 2024, di consumatori e microimprese che “lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023 – gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente”.
Le segnalazioni denunciano non solo la difficoltà di sostenere esborsi che risultano quadruplicati o addirittura quintuplicati rispetto al passato, ma lamentano di “non aver ricevuto alcuna informazione preventiva in forma scritta (via posta elettronica o cartacea), da parte di Enel Energia, in ordine al rinnovo contrattuale e di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso, né scegliere un diverso fornitore di energia”.
L’Antitrust spiega inoltre che alcuni utenti, che ricevono regolarmente le fatture attraverso email o sull’app, segnalano di non aver ricevuto invece nessuna comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche e di “aver trovato casualmente nello spam una email, proveniente da Enel Energia, alla quale era allegata la comunicazione di rinnovo, a seguito della scadenza, delle condizioni economiche di fornitura”. Secondo le segnalazioni, l’email sarebbe stata “artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam”.
Per fare luce sulla questione l’Antitrust ha dunque aperto un’istruttoria.
Associazioni: bollette e consumatori ignari
“Se saranno accertati illeciti, le maggiori somme pagate in bolletta come conseguenza dei rinnovi contrattuali scorretti andranno restituite agli utenti”, commenta a stretto giro il Codacons.
“Attendiamo ora l’esito dell’indagine – spiega l’associazione – e, se saranno accertate irregolarità, avvieremo una azione per far ottenere ai consumatori coinvolti la restituzione delle maggiori somme pagate in bolletta per effetto delle scorrette o mancate comunicazioni su rincari tariffari, che in modo evidente hanno impedito ai clienti di esercitare i propri diritti, come quello al recesso”.
L’avvio del procedimento istruttorio è un’ottima notizia per l’Unione Nazionale Consumatori, che denuncia rialzi “vergognosi e spropositati”.
Spiega il presidente dell’associazione Massimiliano Dona: «Stavamo già raccogliendo casi in modo da ottenere un ricalcolo delle bollette. Ora, però, si apre, in caso di condanna, una nuova via per ottenere lo storno di quanto pagato per le bollette fin qui: sul nostro sito si può aderire ad una campagna dedicata. Abbiamo già chiesto nei mesi scorsi ad Arera di modificare le regole sulla comunicazione delle variazione contrattuali. Sono migliaia i consumatori che trovandosi i rincari in bolletta cascano letteralmente dalle nuvole».
