
Energia, allarme MDC: prezzi al rialzo, è allarme per famiglie e imprese (Foto Pixabay)
Allarme MDC: il caro energia sta diventando emergenza economica e sociale
MDC rilancia l’allarme sui prezzi dell’energia. L’elettricità è aumentata di quasi il 20% e nel primo trimestre 2025 aumenta di oltre il 18% la bolletta elettrica per i vulnerabili in maggior tutela
Il prezzo dell’elettricità ha superato i 130 euro al megawattora, quasi il 20% in più nell’arco di un anno, e le famiglie dovranno affrontare un aggravio di spesa di oltre 200 euro annui. Aumenti ci saranno anche per le famiglie in maggior tutela. Senza un’azione immediata, il peso della crisi energetica sarà sempre più gravoso sulle famiglie, specialmente quelle più in difficoltà, e sulle imprese.
“È necessario un cambio di passo deciso per evitare che questa crisi si trasformi in una catastrofe economica e sociale senza precedenti”, dice il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) che rilancia l’allarme sull’aumento dei costi dell’energia.
I rincari dell’elettricità e il peso in bolletta
“Lasciare il mercato energetico senza interventi strutturali – afferma MDC – significa preparare un doppio salasso per i cittadini, sia sul fronte delle bollette che su quello dell’inflazione, già aumentata a causa dei rincari dell’energia. Il caro energia si sta trasformando in una vera emergenza economica e sociale”.
Secondo i dati più recenti, riportati dall’associazione, il prezzo dell’elettricità ha superato i 130 euro al megawattora, rispetto ai 108,5 euro del 2024, con un incremento di quasi il 20%. Questo aumento si riflette direttamente sulle bollette: le famiglie italiane dovranno affrontare un aggravio medio annuo di circa 216 euro, portando la spesa complessiva a 2.297 euro per utenza, mentre le imprese subiranno rincari ancora più pesanti, pari al 15% in media. Per i clienti vulnerabili nel regime di Maggior Tutela, l’aumento della bolletta elettrica sarà del 18,2% nel primo trimestre del 2025, con un nuovo prezzo di riferimento di 31,28 centesimi per kWh. Senza interventi immediati si rischia di aggravare ulteriormente la pressione economica su milioni di cittadini.
Nel frattempo, ieri il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato il decreto che consente l’anticipazione delle aste relative al gas stoccato. “Tale misura – spiega il ministro – consentirà di evitare aggravi che potrebbero verificarsi a causa delle tensioni geopolitiche e delle possibili speculazioni. Un atto concreto per l’abbassamento del prezzo del gas destinato a cittadini e imprese”. Mentre su Radio Uno ha spiegato: “Non c’è fonte di energia che non sia integrata a tariffa in Italia. Noi interveniamo su tutte le produzioni di energia, dalle centrali termiche all’eolico, al fotovoltaico, all’idroelettrico al geotermico. Nel momento in cui ci sarà lo strumento di valutazione del costo della produzione energetica da nucleare, lo Stato valuterà di quanto integrare nella tariffa, allo stesso modo che sta facendo con il fotovoltaico o l’eolico, per creare il maggior vantaggio possibile al Paese”.
Proposte per la crisi dei prezzi
Cosa fare per affrontare la crisi dei prezzi? MDC propone innanzitutto il disaccoppiamento dei prezzi dell’elettricità dal gas. “È necessario separare il prezzo finale dell’elettricità da quello del gas per evitare che i rincari di quest’ultimo continuino a gonfiare le bollette elettriche in modo sproporzionato”.
C’è poi il sostegno alle fonti rinnovabili, accelerando l’implementazione di incentivi per le tecnologie rinnovabili mature (come fotovoltaico ed eolico) e semplificare i procedimenti burocratici per favorire una transizione energetica rapida ed efficace.
MDC chiede anche l’attivazione immediata di “un piano straordinario che preveda misure concrete per alleviare il peso delle bollette sulle famiglie più vulnerabili e sulle piccole imprese, garantendo al contempo una maggiore trasparenza sui costi energetici”.
