Cultura da casa, Adiconsum: no alla pirateria e alle IPTV abusive
Sono tante le piattaforme digitali che promuovono la fruizione della cultura anche da casa, ma accanto a queste vi sono anche siti di streaming pirata e IPTV abusive. Adiconsum: diamo valore e sostegno all’industria culturale
In questo periodo di lockdown sono tante le piattaforme digitali che promuovono la fruizione della cultura anche da casa, offrendo ai cittadini una vasta scelta di contenuti, dagli e-book agli audiolibri, ai film, in forma gratuita, in abbonamento o in modalità pay per view o Video On Demand. Si può anche scegliere di acquistare un DVD, Blu-Ray o 4K Ultra HD o scaricare o vedere in streaming il contenuto prescelto, noleggiandolo o acquistandolo. Nonostante l’offerta sia molto variegata, soprattutto in questo momento, le piattaforme legali continuano a convivere con il fenomeno della pirateria.
“In un contesto attuale, quello che stiamo vivendo, non è davvero accettabile approfittare dell’offerta illegale, dei siti di streaming pirata o delle IPTV abusive: oltre al rischio di incorrere in sanzioni e denunce, quello che deve farci pensare è che l’industria culturale merita il giusto riconoscimento di valore e sostegno – ha affermato l’associazione dei consumatori Adiconsum – Peraltro, numerosi sono stati gli sforzi messi in campo da tante aziende e operatori del settore per ampliare e arricchire l’offerta e le modalità di fruizione a disposizione dalle famiglie in questo periodo, con offerte dedicate e promozioni vantaggiose rivolte ai consumatori”.
Partire dai giovani, il progetto “Peers2Peers say NO”
Adiconsum e Agenzia DIRE stanno portando avanati il progetto “Peers2Peers say NO”, finanziato dall’European Union Intellectual Property Office, per educare i ragazzi alla legalità anche nell’ambito della fruizione di contenuti protetti da copyright e al rifiuto di pirateria e contraffazione.
Si tratta di un progetto che dal 2017 attraversa le scuole italiane, organizzando incontri e manifestazioni in cui i protagonisti sono proprio i ragazzi, come testimonial e creatori di messaggi educativi. Sono centinaia i lavori arrivati dai Team dei Peer Educators: performance canore e teatrali, lavori grafici o multimediali, inchieste e reportage giornalistici, video testimonianze e decaloghi, disegni e fotografie.
“Noi di Agenzia DIRE conduciamo regolarmente, fin dall’inizio di questa emergenza, attività di formazione a distanza e proseguiamo i progetti con le scuole, in collaborazione con molti istituti secondari di primo e secondo grado – afferma Marta Nicoletti, vice capo servizio della redazione Scuola della Dire – sono esperienze molto coinvolgenti, che i ragazzi mostrano di capire nel loro significato”.
Lontani ma vicini
DIRE ha attivato anche il progetto ‘Lontani ma vicini’– Psicologi in ascolto per studenti, docenti e famiglie, nell’ambito della Task Force per le emergenze educative del Ministero dell’Istruzione e con la collaborazione dell’Istituto di Ortofonologia e la Società italiana di pediatria, per offrire supporto e sostegno a docenti, studenti e famiglie.