Certificato di successione e contratto di fiducia, 5 proposte di legge dai notai
Cinque proposte di legge per rendere l’Italia un paese più moderno. A presentarle sono i notai che chiedono di snellire alcune procedure amministrative che scoraggiano gli investimenti privati e rallentano alcuni importanti progetti di vita degli italiani. Si parla di case, certificato di successione e contratti di fiducia. Ecco le proposte, presentate oggi dal Consiglio Nazionale del Notariato, nell’ambito del 47° Congresso Nazionale: contratto di fiducia, certificato di successione, tutela dei diritti patrimoniali dell’acquirente di immobili da costruire, riforma del procedimento di costituzione delle persone giuridiche e sicurezza della circolazione giuridica immobiliare.
“Sono proposte volte ad incrementare la competitività del nostro sistema giuridico e a snellire le varie procedure amministrative che oggi scoraggiano gli investimenti provenienti da paesi dotati di ordinamenti più competitivi – ha spiegato Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato – Il Notariato prosegue nel percorso iniziato nell’ottobre dello scorso anno al Congresso di Torino, mettendo a punto, anche quest’anno, proposte concrete, al passo con l’Europa, che rispondono alle più moderne esigenze della società, senza pregiudicare la certezza e la sicurezza dei rapporti giuridici”.
La prima proposta vuole introdurre nel nostro ordinamento giuridico il contratto di fiducia: attualmente in Italia è assente questo istituto e per le operazioni fiduciarie è necessario ricorrere al trust disciplinato dalla legge straniera. I notai propongono di colmare questo vuoto legislativo, disciplinando tutte quelle operazioni in cui un soggetto (fiduciante) intende vincolare determinati beni o diritti alla realizzazione di uno scopo nell’interesse di uno o più soggetti (beneficiari) e per questo li trasferisce ad un altro soggetto (fiduciario) affinché li amministri realizzando lo scopo.
Anche la seconda proposta è volta ad introdurre un nuovo istituto nell’ordinamento giuridico italiano in linea con il resto dell’Europa: si tratta del certificato di successione, che mira a consentire che una successione sia regolata in modo rapido ed efficace. Infatti con tale documento l’erede, il legatario, l’esecutore testamentario o l’amministratore di eredità sono messi in grado di dimostrare con facilità la loro qualità ed esercitare i propri diritti.
La terza proposta vuole modificare la disciplina degli immobili da costruire (decreto legislativo n. 122 del 2005), per rafforzare la sicurezza della compravendita immobiliare alla luce delle situazioni di rischio contrattuale in cui in questi anni si è venuto a trovare frequentemente l’acquirente di tali immobili e che hanno ingenerato incertezza nel mercato immobiliare.
La quarta proposta incide sulla disciplina vigente in tema di riforma del procedimento di costituzione delle persone giuridiche. L’obiettivo è quello di semplificare la procedura attualmente prevista per il riconoscimento della personalità giuridica delle associazioni, alleggerendo l’attività a carico della pubblica amministrazione e garantendo maggiore sicurezza all’operazione.
La quinta proposta, relativa alla sicurezza della circolazione immobiliare, ha come obiettivo quello di rafforzare l’efficacia dell’attuale sistema pubblicitario italiano. Una gamma di interventi per incrementare la sicurezza giuridica della circolazione immobiliare, anche dei beni provenienti da donazione o da disposizioni testamentarie, con maggiore garanzie per i terzi acquirenti e per i creditori ipotecari, agevolando nel contempo il ricorso al credito. Nell’ambito dello stesso progetto, importanti gli interventi volti a riformare, la disciplina della protezione dei legittimari, contemperandola, in chiave più moderna, con l’esigenza di agevolare la circolazione degli immobili.