Rispetto al 2001 la popolazione residente in Italia è cresciuta del 4,3% grazie agli stranieri la cui presenza, infatti, aumenta in tutte le regioni mentre gli italiani diminuiscono nel Mezzogiorno oltre che in Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia. E’ quanto si legge nei dati definitivi relativi al XV censimento generale della popolazione effettuato nel 2011 dall’Istat che rileva anche una maggioranza di donne sugli uomini. Emerge, allo stesso tempo, un aumento – sempre rispetto al censimento del 2001 – della popolazione di 65 anni che è passata dal 18,7% al 20,8%.
Dal 2001 ad oggi, in 4.867 comuni italiani (60,1%) la popolazione è aumentata. In particolare si registra un incremento di residenti nell’81% dei comuni di dimensione compresa tra 5mila e 50mila abitanti, nel 68,4% dei comuni tra 50.001 e 100.000 abitanti e nel 51,8% di quelli con meno di 5mila abitanti. La popolazione residente nel nostro Paese si distribuisce per il 26,5% nell’Italia Nord-Occidentale, per il 23,5% nell’Italia Meridionale, per il 19,5% nelle regioni dell’Italia Centrale, per il 19,3% nell’Italia Nord- Orientale e per il restante 11,2% in quella Insulare. La regione più popolosa è la Lombardia con 9.704.151 residenti, quella con meno abitanti la Valle d’Aosta (126.806). In termini di popolazione, i cinque comuni più grandi d’Italia sono: Roma (2.617.175 residenti), Milano (1.242.123), Napoli (962.003), Torino (872.367) e Palermo (657.561). Nel Nord-Ovest si concentrano i comuni più piccoli: Pedesina (30 residenti) e Menarola (46) in provincia di Sondrio, Morterone (34) in provincia di Lecco, Moncenisio (42) in provincia di Torino, e Briga Alta (48) in provincia di Cuneo.


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