Sul canone annuo per il servizio di televisione pubblica continuano a permanere zone d’ombra che confondono i cittadini/consumatori. Poche sono le cose certa al momento e l’ associazione di consumatori “Codici” cerca di ribadirle per fare chiarezza almeno su alcuni punti.
A decorrere dal 1 gennaio 2016, canone annuo per uso privato è stato ridotto a 100 euro e resta confermato che a pagarlo deve essere chiunque detenga un apparecchio atto od adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. Secondo quanto finora stabilito, la detenzione dell’apparecchio si presume nel caso in cui esista una utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica. Per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica il pagamento del canone avviene mediante addebito nelle fatture elettriche.
In ogni fattura sono addebitate le rate mensili scadute. Al fine del calcolo delle somme da addebitare, l’importo annuo del canone è suddiviso in dieci rate mensili. Coloro che alla data del 1 gennaio 2016 non fossero titolari di abbonamento tv e non detenessero alcun apparecchio televisivo, al fine di non essere obbligati al pagamento del canone, potranno inviare una apposita dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo. La dichiarazione deve essere tassativamente resa nelle forme previste dalla legge, ha validità per l’anno in cui è presentata ed espone a responsabilità penale in caso di mendacio.
Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica. Limitatamente all’anno 2016, il primo addebito di canone avverrà nella prima fattura elettrica successiva al 1 luglio 2016. L’importo del canone è indicato nella fattura con una distinta voce.
Dall’associazione però parte una nuova preoccupazione: “Il Governo da una parte (ddl Concorrenza) vuole liberalizzare la vendita di energia, e dall’ altra vuole rifilarci una tassa. A che gioco stanno giocando? Prendessero una decisione: o l’una o l’altra, anche se per noi di Codici nessuna delle due sarebbe la soluzione migliore”, Conclude Luigi Gabriele che invita i cittadini/consumatori a consultare il servizio http://codici.org/canone-tv.html attivo sul sito di Codici per avere chiarimenti o un supporto sul tema.


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