Caffè, patente, autostrade e…tutti gli aumenti del 2014
Un 2014 all’insegna degli aumenti: è quello che ci aspetta e a rimetterci saranno soprattutto i dipendenti pubblici e i pensionati. Secondo il Codacons, infatti, gli aumenti sono troppo elevati a fronte di stipendi e pensioni bloccate da anni. Partiamo dal caffè che, insieme a snack e bibite dei distributori automatici, diventerà più caro per il passaggio dell’Iva dal 4 al 10%: 1 euro diventerà 1 euro e 6 centesimi, oppure verrà arrotondato a 1 euro e 10, con un incremento del 10% invece che del 5,7%.
Poi c’è la patente: rinnovarla, a partire dal 9 gennaio, costerà 26 euro in più. Nonostante i costi della procedura siano rimasti formalmente invariati (25 euro, 16 per la vecchia marca da bollo e 9 euro per i diritti di Motorizzazione), vanno aggiunti 6,80 euro per la posta assicurata da saldare al momento del ritiro della patente presso l’ufficio postale (mentre prima il vecchio bollino adesivo arrivava direttamente a casa), 15 euro in più per la visita medica (essendo aumentati i compiti dei medici) e minimo 4 euro per le nuove foto tessera (se si sceglie la macchinetta e non si va da un fotografo).
La luce aumenta dello 0,7%, e il Codacons ricorda che le nostre bollette sono già le più care d’Europa e il Governo, nel Consiglio dei ministri del 13 dicembre, aveva promesso un taglio di ben 850 milioni di euro sul costo delle bollette elettriche. I pedaggi autostradali sono aumentati dal 1° gennaio del 3,9%. Gli aumenti di raccomandate (1,80 euro, da 3,60 a 5,40, + 50%) e lettere (0,25 euro, da 0,70 a 0,95, +35%) sono stati per il momento congelati da Poste Italiane ma sono possibili in qualunque giorno da domani al 2016, essendo già stati autorizzati da Agcom. Infine, alcuni cittadini dovranno pagare la mini-Imu entro il 24 gennaio. Ma la vera stangata del 2014 sarà la futura Iuc che ancora non è stata definita.
Personalmente sono improntato a chiedermi chi sia ad imporre a Letta un simile aggravamento economico verso il comune Cittadino !
Cosa si aspetta per generare un’ “Imposta Patrimoniale” atta a far sborsare i quattrini a chi ne ha in abbondanza, anziché affossare, sempre più, “Il Mondo del vero lavoro” .
Vero è, che non accadranno mai scioperi stile Inghilterra…………. per poterli attuare necessiterebbe un “Budget” sufficiente a sopravvivere allo sciopero medesimo.
Cordialmente,
giorgio Migliasso
La stangata più grossa tocca sempre ai più deboli, pensionati in testa, dopo che i politici a furia delle vere innumerevoli pensioni d’oro per voto di scambio (15 anni e 1giorno), di assunzioni inutili (+ pensione = di puro platino) , di sprechi e prebende a 24 carati, ci hanno ridotti sul lastrico con stipendi e pensioni vere bloccate e soggette a prelievo di solidarietà per chi spreca. Ma non si rendono conto che se non si usa davvero la mannaia ed il tritacarne sugli sprechi, sulla vera evasione,sui sovrannumeri etc. alle prossime elezioni, tutti i soliti, ed anche Renzi che tanto blatera e dimostra che finora metà del tempo da sindaco non aveva niente da fare e dovrebbe rendere metà degli emolumenti percepiti, non raccoglierà altro che tempesta?