Appoggio all’operato dell’Antitrust e all’invito a puntare sulla concorrenza: queste le parole con le quali le associazioni dei consumatori hanno commentato ieri la Relazione annuale del Garante.

Adiconsum sottolinea la necessità di vere e complete liberalizzazioni e l’esigenza di attuare l’Autorità dei trasporti: “È tempo – afferma Pietro Giordano, presidente nazionale Adiconsum che il Governo decida, anche e finalmente, di realizzare l’Authority dei trasporti. Se il problema è la realizzazione di un’ulteriore Authority con costi a carico della collettività, la strada è molto semplice: affidare il tutto, a costi invariati, all’Enac, che ha già grande esperienza nel trasporto aereo, considerato anche che le normative europee sono simili in tutti i segmenti del settore.

“La strada per uscire dalla crisi è quella della concorrenza, dell’apertura ai mercati, dell’efficienza”. Con queste parole Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolinea uno dei passi più significativi della Relazione annuale di Pitruzzella. Prosegue Dona: “Non possiamo non condividere le parole del Presidente dell’Antitrust: ‘per ritornare a crescere bisogna pensare soprattutto alle riforme strutturali che accrescono la competitività del Paese: la politica per la concorrenza ne costituisce uno degli aspetti più importanti‘, in quanto siamo convinti che l’austerità, adottata fino ad oggi, è una soluzione a breve termine, ma per rilanciare i consumi è fondamentale migliorare la concorrenza nei mercati e riprendere quelle liberalizzazioni avviate, ma lasciate a metà dal precedente Governo”. Anche Dona sottolinea la necessità di avviare l’Autorità per i Trasporti “affinché vigili su un settore in cui il livello qualitativo dei servizi è scarso e inefficiente”.

Codici sottolinea che il mercato italiano è ancora ingessato. Cosa fare? “Innanzitutto è necessario che gli impegni presi vengano mantenuti saldamente e portati avanti finché necessario. Inoltre, le sanzioni dovrebbero diventare più aspre, con multe più salate – afferma l’associazione – Poche centinaia di euro di multa, infatti, pesano scarsamente nelle tasche delle aziende, multe del genere quindi non costituiscono un reale deterrente contro il cartello aziendale. Il Codici si ritiene in linea con quanto espresso dal Presidente Giovanni Pitruzzella, in particolare sulla riforma di alcuni settori e  sulle novità sulla legge della concorrenza”.

Federconsumatori e Adusbef confermano infine quanto denunciato dall’Antitrust in materia di assicurazioni, le più care d’Europa: “I costi medi delle tariffe RC Auto in 18 anni (1994-2012), sono più che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro. Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell’utilizzo dell’auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%”.

“Anche quest’anno la relazione dell’Antitrust pone l’accento su importanti criticità che concorrono a fermare la crescita del Paese – afferma Lorenzo Miozzi, presidente di Movimento Consumatori – e Governo e Parlamento non possono più nascondere la testa sotto la sabbia. I cittadini hanno necessità di azioni concrete. Ad esempio, l’Autorità dei trasporti che fine ha fatto? L’istituzione è in stand by da più di un anno, nonostante sia una priorità, viste le numerose criticità di settori come quello ferroviario o quello dei collegamenti marittimi”. E continua Miozzi: “Urgono interventi strutturali che non siano di piccola portata come quelli attuati dal Governo Monti. Si deve procedere immediatamente in settori chiave per il rilancio della nostra economia: rc auto, poste, farmaci, trasporti, finanza, energia, professioni. Secondo alcune stime recenti, le liberalizzazioni, se seriamente attuate, fornirebbero nel medio-lungo periodo un contributo di quasi quattro punti percentuali di Pil e un notevole risparmio economico per le famiglie che potrebbero beneficiare dell’apertura del mercato e dei conseguenti ribassi delle tariffe”.


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