Il concordato fallimentare di Windjet ha ottenuto il 92% di sì dai creditori che hanno votato. Windjet è stata dunque definitivamente ammessa  al concordato preventivo ed eviterà il  fallimento. Il 92% dei creditori della compagnia low cost catanese ha infatti votato in maniera positiva i termini del concordato che prevede il pagamento al 5% per i chirografi (passeggeri in attesa di rimborso e creditori degradati a tale posizione), mentre i dipendenti e i cosiddetti creditori privilegiati saranno liquidati nella misura del 48%. Critica Confconsumatori.
Spiega Confconsumatori Sicilia: “L’approvazione della proposta di concordato proposta da Windjet dimostra come abbia vinto il partito di tutti coloro, banche ed imprese titolari dei maggiori crediti, che temevano che dalla mancata approvazione del piano si sarebbe arrivati alla dichiarazione di fallimento. In questo caso, infatti, tutti i pagamenti ricevuti, da parte di Windjet nell’anno precedente la dichiarazione di fallimento, sarebbero stati oggetto di azione revocatoria con la conseguente restituzione delle relative somme alla curatela. Evidentemente questi soggetti, temendo di dover fare i conti con le azioni revocatorie, che sarebbero state proposte nei loro confronti, hanno fatto di tutto per evitare che ciò accadesse. Votando a favore del concordato o, semplicemente, non votando, che equivale a voto favorevole. E, quindi, per salvare se stesse dalla restituzione delle predette somme, hanno salvato Windjet”.
Non si può spiegare in altro modo, spiega Confconsumatori, l’accettazione di un piano che prevede il pagamento solo del 5% ai passeggeri. Il risultato è che “ancora una volta a pagare sono solo ed esclusivamente i consumatori-passeggeri, tra cui moltissimi studenti e lavoratori fuori sede, che avevano acquistato i biglietti ed i carnet della compagnia low cost per tornare a casa, oltre a coloro che hanno avuto rovinate le vacanze di agosto attese per un anno”. Ma se dall’indagine della Procura della Repubblica di Catania dovesse scaturire un rinvio a giudizio, aggiunge l’associazione, “inviteremo i passeggeri a costituirsi parte civile nel relativo procedimento penale, oltre che a costituirci come associazione”.
“Anche per noi la strada del fallimento era quella da scongiurare – commenta l’avv. Carmelo Calì, responsabile nazionale Turismo e Trasporti di Confconsumatori – ma ciò doveva avvenire attraverso una nuova proposta di piano che prevedesse risarcimenti congrui per i passeggeri. Ma l’incomprensibile non voto ha portato ad una approvazione che non abbiamo accettato sin dall’inizio”.
Lo Sportello MDC Torino vigilerà sull’operato della procedura e informerà i consumatori sulle effettive possibilità di ottenere un adeguato ristoro per le spese e i disagi sostenuti. La sede di via Castelgomberto n. 87 è aperta lunedì e venerdì mattina dalle 9 alle 12,30 e mercoledì pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30; per informazioni e consulenze è possibile, inoltre, telefonare al numero 3932460946 o scrivere all’indirizzo torino@mdc.it.


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