Windjet: rimborsi ridicoli e dilazionati fino al 2019
Che fosse una beffa per i passeggeri lo si era capito da subito. Ma per coloro che sono incappati nei disagi della compagnia Windjet, rimasti a terra nell’agosto del 2012, arriva la conferma: il Tribunale di Catania ha omologato la proposta di concordato preventivo avanzata da Windjet che prevede un rimborso ridicolo per i passeggeri che avevano acquistato titoli di viaggio senza poi usufruirne. Non solo: i rimborsi saranno dilazionati fino al 2019. E’ quanto annuncia Federconsumatori.
Ai passeggeri rimasti a terra verrà riconosciuto solo il 5% di quanto pagato per i biglietti, per di più attraverso pagamenti parziali dell’1% dal 30/6/2014 al 30/06/2019. “Un rimborso inadeguato che, dilazionato in 5 anni, risulta una vera e propria beffa per i passeggeri”, commenta Federconsumatori, che torna a chiedere di estendere il Fondo di Garanzia del Turismo ai fallimenti delle compagnie aeree.
“Quel che è certo è che questa vicenda riporta in primo piano la necessità di istituire, come chiediamo con insistenza da anni, un fondo di garanzia per tutelare i passeggeri dal fallimento delle compagnie aeree. L’attuale Fondo previsto dal Codice del Turismo non prevede alcuna copertura in caso di fallimento delle compagnie aeree, i cui passeggeri continuano ad essere privi di qualsiasi protezione – spiega l’associazione – Inoltre si è dimostrato, in più occasioni, del tutto inefficace, discriminatorio e incapiente a fronte di una cessazione improvvisa delle operazioni da parte di tour operator o agenzie di viaggi”.
La svolta è importante anche in vista delle novità che arrivano dall’Unione europea, sempre più tesa a una maggiore tutela dei diritti dei viaggiatori. “È fondamentale una svolta in direzione dell’ampliamento dei diritti dei passeggeri, anche in vista dell’approvazione, da parte del Parlamento europeo, di due nuovi regolamenti in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato, nonché sulla responsabilità del vettore aereo in merito al trasporto aereo di passeggeri e dei loro bagagli – aggiunge Federconsumatori – È ora che anche il nostro Paese si decida a tutelare in maniera adeguata i passeggeri, valorizzando così il settore turistico vitale per la nostra economia”.