Sono piccoli ma costano tantissimo. No, non stiamo parlando di diamanti ma di bambini dai 3 ai 13 anni, ovvero una popolazione che in Italia conta 6,2 milioni di individui per i quali i genitori spendono in totale 3,3 miliardi euro. E nel 2017 tale spesa è cresciuta dell’1,3% rispetto all’anno precedente. A rivelarlo è Doxa che ha messo a sistema i numeri di otto maxi comparti: cinema, libri, TV, giocattoli, videogiochi, cartoleria, parchi e acquari, ed edicola, calcolando il solo impatto dei consumi kids.

In occasione della quarta edizione del Kids Marketing Day, evento italiano dedicato alle strategie di family marketing, Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa rivela che “A fronte di una natalità in picchiata, i consumi delle famiglie per i propri figli restano alti e in linea con la progressione del PIL italiano”. E osserva: “Nel corso del 2017 la crescita più netta è stata registrata dal comparto libri con un notevole +7,9% rispetto ai valori 2016 e questo trend ci fa ben sperare per il futuro dei nostri ragazzi”.

I libri per bambini e ragazzi registrano infatti di gran lunga il maggiore tasso di crescita tra i comparti presi in esame dall’analisi Doxa, con un balzo del 7,9% a valore e del 5,5% a copie per un volume d’affari complessivo di 234 milioni di euro. “A conti fatti il 14,8% del totale libri pubblicati nel corso del 2017 in Italia è rappresentato da titoli per bambini e ragazzi”, commenta Fabrizio Savorani, senior advisor di DoxaKids. Tra i titoli più gettonati dell’anno si trova, oltre all’intramontabile saga di Harry Potter, “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, a firma di Elena Favilli e Francesca Cavallo. Ottima anche la performance di “Wonder”, il romanzo di R. J. Palacio e di tutti i libri su Pj Masks, amatissimi dai più piccoli.

Bene anche i giocattoli che da soli valgono quasi la metà dell’intero mercato kids per un totale di 1,6 miliardi di euro di spesa e una crescita sul 2017 pari al 4,4%. Nella sola settimana di Natale è stato speso l’11% del totale budget annuale solitamente destinato a questo comparto (+17% sullo stesso periodo del 2016) che si stima essere pari a circa 154 euro.

A questa cifra si aggiunge una somma sostanzialmente analoga per i videogiochi: 148 euro per ogni giocatore under 13. In questo comparto il totale investito dalle famiglie nell’ultimo anno è pari a 157 milioni di euro. Con un balzo ancora una volta in linea con il comparto giocattolo: +4%. “Il merito in questo caso va attribuito almeno in parte alla nuova console Switch di Nintendo e a tutti i giochi a lei dedicati ed esclusivi quale il premiatissimo “Zelda, breath of the wild”, chiosa Savorani.

Anche sul fronte parchi divertimento e acquari, le famiglie italiane non badano a spese, o quasi. Nel nostro Paese sono più di 150, tra parchi tematici, parchi acquatici e parchi faunistici e naturalistici, ai quali si aggiungono gli oltre 240 parchi avventura, acquari e strutture di edutainment. Nel 2017 sono stati visitati da oltre 15 milioni di persone e hanno generato complessivamente un fatturato di circa 430 milioni di euro (+7,5%).

Altro capitolo: la TV per ragazzi. Oggi sono 18 i canali dedicati tra free e pay, terrestri e satellitari e insieme raccolgono il 41% degli investimenti pubblicitari delle aziende che scommettono sul target bambini e ragazzi per un totale di 115 milioni di euro messi sul piatto nel corso del 2017. Ammonta invece a 56 milioni circa il budget dedicato dagli italiani ai “pacchetti kids” delle Pay TV, Netflix compresa.

 

Notizia pubblicata il 12/04/2018 ore 15.57


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