violenza sulle donne

In vista del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, continua l’impegno di Coop a sostegno del contrasto a questo fenomeno.

Anche quest’anno, in collaborazione con Differenza Donna, l’associazione nazionale che gestisce il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522 del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, Coop dà dare voce a coloro che hanno vissuto la violenza sessuale, verbale, psicologica, economica.

La campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne

La campagna “Il silenzio parla” è stata presentata questa mattina nell’Ipercoop del Centro commerciale Euroma2. Nuovi pack total white per 4 tipi di pasta di semola a marchio Coop con due elementi distintivi:

  • Il gioco grafico della parola “pasta” che si trasforma in “basta”
  • Un QRcode che rimanderà al podcast composto da 6 diverse storie di violenza raccontate dalla voce di uomini.

Storie vere, raccolte dalle operatrici del 1522, che è possibile ascoltare sul sito coop1522.it e su Spotify interpretate dagli attori Francesco Migliaccio, Edoardo Barbone e Giacomo Ferraù sulle note del compositore Fabrizio Campanelli, che ha donato gratuitamente il suo brano per questo progetto.

Dati sempre più preoccupanti

Secondo l’Istat che monitora il servizio 1522, i dati relativi al primo e secondo trimestre del 2024 parlano di un andamento in evidente crescita del fenomeno della violenza sulle donne.

In particolare, il primo trimestre rispetto all’anno precedente, vede un incremento dell’83,5% delle chiamate valide (17.880 in termini di valori assoluti). Tale incremento si conferma anche nel secondo trimestre dando un elemento di speranza che però vede ancora di dimensioni enormi il fenomeno dell’under-reporting: i tre quarti delle vittime che si rivolgono al servizio non denuncia la violenza subita alle autorità competenti (il 70,9%) e i motivi della mancata denuncia si devono principalmente alla paura e alla paura della reazione del violento (28,2%).

Tra i motivi che inducono le vittime a chiedere aiuto va osservato lo stalking che registra un maggiore incremento rispetto agli stessi trimestri dell’anno precedente (rispettivamente +74,9% nel primo trimestre e +24,8% nel secondo semestre).

Tra i due trimestri del 2024 decrescono sensibilmente le chiamate che segnalano un caso di violenza: sono 374 contro le 680 del primo trimestre. Più della metà delle vittime (55,8% nel primo trimestre e 60,7% nel secondo trimestre) dichiara di aver subito per anni la violenza. L’altro dato che conferma nel tempo la dinamica della violenza riportata al 1522 riguarda il luogo dove avviene la violenza: nei due trimestri del 2024 rimane pressoché costante la percentuale di vittime (74,3%) che indica la casa come il luogo della violenza. Questo conferma l’elevata percentuale dei casi di violenza assistita: nei due trimestri considerati oltre la metà delle vittime rispondenti (57,3%) aveva figli e di queste il 31,5% dichiara di avere figli minori.

Siamo tutti responsabili

“La violenza sulle donne è un problema sociale da affrontare nella vita di tutti i giorni nel suo complesso- afferma Maura Latini Presidente Coop Italia- Quindi ci è sembrato importante raccontare che spesso sono proprio altri uomini chiamati a denunciare, sostenere o difendere le donne da altri uomini evidentemente molto differenti da loro. Il messaggio è che tutti possiamo parlare, prendere posizione sul tema e sicuramente tutti possiamo agire per migliorare”.

“Siamo felici di essere ancora con Coop nella campagna “Il Silenzio Parla” e siamo convinte che l’idea di aver dato voce agli uomini e alle storie di violenza che hanno incrociato sia un messaggio importante”- dichiara Elisa Ercoli, Presidente Differenza Donna.

“La violenza non è un problema delle donne, ma di uomini ancora fermi a logiche patriarcali, di possesso e potere nei confronti delle donne. È giusto e doveroso che siano gli uomini a prendere parola e a voler dire parole potenti su quanto sia necessaria un’assunzione di responsabilità collettiva” .

La catena di solidarietà innescata dalla campagna arriverà anche sui territori dove i proventi raccolti dalle singole cooperative di consumatori sulla vendita della pasta e di altri prodotti andranno a molteplici associazioni ed enti locali che si occupano di accogliere e sostenere le donne vittime di violenza, denunciare e contrastare il fenomeno del femminicidio e promuovere una cultura di riconoscimento e rispetto dei diritti umani.


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