
Violenza economica, banche lanciano “Parole di inclusione”
Violenza economica, banche lanciano “Parole di inclusione”
Nella Giornata contro la violenza sulle donne ABI e FEduF lanciano l’iniziativa “Parole di inclusione – Contro la violenza economica, tu non sei sola”
Banche e consumatori lanciano “Parole di inclusione” contro la violenza economica. Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre oggi, sottolineano l’attenzione su una forma di violenza forse meno conosciuta ma non meno invalidante per l’autonomia delle donne: la violenza economica.
Questa si verifica quando “vengono messi in atto – generalmente nella sfera familiare – comportamenti che impediscono o ostacolano l’indipendenza economica e le scelte anche finanziarie, fino a controllare e a interferire nello svolgimento della vita quotidiana. Anche i soldi e il lavoro, infatti, sono strumenti di controllo se usati in modo improprio, ovvero limitando le scelte di una persona”. È una violenza che si concretizza attraverso forme di controllo finanziario. Ne sono esempi il comportamento di limitare o negare l’accesso ai propri risparmi o alle finanze familiari oppure ostacolare lo sviluppo o l’autonomia lavorativa della donna. E questo rappresenta una forma di violenza.
“Parole di inclusione” contro la violenza economica
È quanto ricorda l’ABI, Associazione bancaria italiana, che in un webinar dedicato all’emancipazione femminile (in chiusura del ciclo di appuntamenti online promossi da ABI e FEduF nel Mese dell’educazione finanziaria con titolo “L’economia è di tutti e per tutti! Percorsi e strumenti di educazione finanziaria e accesso ai servizi”) ha lanciato appunto “Parole di inclusione – Contro la violenza economica, tu non sei sola”.
È la nuova iniziativa di prevenzione e contrasto alla violenza economica di genere promossa dall’ABI e dalla Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio (FEduF) con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa è realizzata con il supporto del Centro nazionale del Libro parlato dell’UICI, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS, grazie inoltre alla collaborazione con le Associazioni dei consumatori.
L’obiettivo è quello di “rafforzare consapevolezza e indipendenza economica delle donne e di supportare i cittadini nel riconoscimento e nella prevenzione di questa particolare forma di violenza”, informa una nota.
Violenza economica: cosa è, come prevenirla e contrastarla
Attraverso 8 brevi approfondimenti da ascoltare in un podcast, ma anche da leggere grazie a una brochure dedicata, “Parole di inclusione” con un linguaggio semplice e immediato presenta i principali aspetti che riguardano la violenza economica e le azioni da mettere in atto per favorire autonomia nelle scelte finanziarie e nella gestione delle proprie risorse.
L’iniziativa mette al centro anche l’importanza della formazione e dell’accrescimento delle competenze economiche per l’inclusione sociale. Inoltre, contribuisce a promuovere il numero del servizio pubblico antiviolenza e stalking 1522; e fornisce informazioni sulle iniziative a cui partecipa Abi con le banche per il reinserimento economico delle donne vittime, per favorire il rimborso dei crediti anche nel raccordo con le Organizzazioni sindacali di settore, e di microcredito quale il “Microcredito di libertà” promosso insieme a Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ente Nazionale per il Microcredito, Federcasse e Caritas Italiana.
Dove trovare “Parole di inclusione”
In formato digitale, il podcast con la brochure dedicata “Parole di inclusione – Contro la violenza economica, tu non sei sola” è liberamente accessibile online sul sito dell’ABI, qui www.abi.it/mercati/donne-in-banca-valorizzare-le-diversita-di-genere/campagna-di-comunicazione-2024-parole-di-inclusione-contro-la-violenza-economica-tu-non-sei-sola-2/, e di FEduF, qui www.feduf.it/content/campagna-abi-feduf-contro-la-violenza-sulle-donne.
La serie può inoltre essere ascoltata su piattaforma di podcast, qui www.spreaker.com/podcast/contro-la-violenza-economica–6406163.
L’iniziativa si sviluppa nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto da ABI e FEduF con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne. Le iniziative contribuiscono all’attuazione degli impegni di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2030 dell’Onu e, in particolare, dall’Obiettivo 5, per la parità di genere e autodeterminazione delle donne.
Adoc: una donna su tre subisce violenza economica
«La violenza economica colpisce almeno una donna su tre. Questo tipo di violenza, spesso sottovalutata e difficile da denunciare, limita pesantemente l’autonomia delle donne, rendendole dipendenti dal partner e incapaci di costruirsi un futuro indipendente».
È quanto dichiara oggi Anna Rea, presidente nazionale dell’Adoc, che si sofferma sulle caratteristiche di questa forma di violenza.
«Si tratta di un abuso alimentato da disuguaglianze di genere strutturali – continua Rea – le donne, spesso senza lavoro, sottopagate, costrette a impieghi part-time, precari e con minori opportunità di accesso alla formazione e all’alfabetizzazione finanziaria, si trovano in una posizione di maggiore vulnerabilità. Conoscere i propri diritti, imparare a gestire il denaro, acquisire strumenti per una pianificazione finanziaria autonoma sono azioni indispensabili per uscire da situazioni di dipendenza economica e prevenire la violenza».
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Adoc organizza con Feduf il webinar “Come affrontare la violenza economica” in programma il 4 dicembre 2024 alle 10:30 (link al webinar).
