Viaggiare a Pasqua, Federconsumatori: soluzioni anti crisi per tutte le tasche
Si avvicina la festività della Pasqua, a cui seguiranno, nei successivi fine settimana, alcuni dei ponti più attesi del calendario. Secondo le stime aggiornate dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il 12% delle famiglie si prepara a partire (vale a dire 2,8 milioni di famiglie). Nonostante il numero dei vacanzieri sia ancora molto inferiore a quello dei tempi prima della crisi, gli italiani non sembrano proprio voler rinunciare a qualche giorno di distacco dalla vita di tutti giorni e sono pronti ad ingegnarsi per trovare una soluzione adatta alle loro tasche.
Le tendenze delle “vacanze di primavera 2017”, infatti, sono ispirate alla ricerca di evasione, al contatto con la natura ed al rispetto dell’ambiente, ma sempre con un occhio rivolto al portafogli. Non manca chi sceglierà di rimanere in città, approfittando del tempo libero a disposizione per visitare musei, mostre, aree archeologiche, partecipare ad iniziative, o semplicemente godersi la propria città al di fuori della routine giornaliera.
E allora, mano al portafogli e calcolatrice sul tavolo, vediamo quanto costa muoversi da casa in questi giorni in base alle diverse esigenze.
Il viaggio perfetto per chi ha voglia di avventura, di sentirsi libero e di esplorare nuovi orizzonti è in auto o con il pulmino. Ci sono soluzioni per tutte le tasche e per tutti i gusti: per chi ama camminare, pedalare o guidare.
Per chi vuole rilassarsi e prendersi cura di sé il posto adatto è un centro benessere o una località termale. Il prezzo, ovviamente, varia a seconda dei trattamenti ed a seconda della permanenza. Il costo medio per 2 notti – 3 giorni, per 2 persone in mezza pensione, può arrivare ad un massimo di 409 euro.
Il Made in Italy è una passione che accomuna l’Italia dal Nord al Sud, dai più giovani ai più maturi. Dalla cucina, al vino, al settore manifatturiero (porcellane, cuoio, vetro, ecc.), sono molte le gite ed i percorsi che si possono organizzare per conoscere le produzioni tipiche e tradizionali delle varie Regioni italiane. Il costo per un pranzo in masseria, ad esempio, con menu tipico e degustazione prodotti locali (a persona) varia da 29 a 57 euro.
Aumenta sempre più il numero di chi vuole viaggiare a basso impatto, nel rispetto dell’ambiente, della natura e della cultura locale. Anche le strutture alberghiere si sono adeguate a questa tendenza. risulta così che trascorrere qualche giorno in una casa su un albero può arrivare a costare anche 710 euro; più economica la soluzione di dormire in tenda (160 euro).
Per chi, invece, mette il risparmio al primo posto, ma non vuole rinunciare a una gita fuori porta, non mancano le alternative: dalle offerte last minute degli albergatori alle gift box. Vista anche la tendenza alla prenotazione tramite app sugli smartphone, alcune strutture hanno dedicato degli sconti ad hoc per chi prenoterà con questa modalità.