TopNews / Via libera a UberBLACK in Italia. Altroconsumo: ora una legge quadro
Il Tribunale di Roma ha revocato la decisione del 7 aprile scorso con la quale aveva disposto il blocco del servizio Uber-Black su tutto il territorio nazionale, disponendo anche l’oscuramento dell’omonima App. Con l’accoglimento del reclamo, dunque, Uber potrà continuare ad operare in Italia.Gli altri servizi denominati Uber Pop e Uber X continuano invece ad essere vietati, come stabilito dal Tribunale di Torino con sentenza del 22 marzo 2017.
“Una decisione costruttiva che apre allo sviluppo del sistema dei trasporti e della condivisione”, dichiara Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne Altroconsumo. “Ora il legislatore intervenga con urgenza per aggiornare dopo 25 anni le norme del trasporto pubblico non di linea. I cittadini hanno il diritto di continuare a godere dei benefici della tecnologia in questo settore. Inoltre il giudice sottolinea la completa legittimazione di Altroconsumo ad agire in giudizio in questa circostanza per la tutela dei diritti e degli interessi collettivi degli utenti e dei consumatori. Una conferma che rafforza la nostra azione a favore dell’evoluzione nell’offerta dei servizi al cittadino”.
Altroconsumo sollecita nuovamente il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, chiedendo il coinvolgimento al tavolo delle parti per arrivare all’attualizzazione della legge-quadro sui trasporti: una legge ferma ormai a 25 anni fa, che difende lo status quo, impedisce l’ingresso nel mercato di nuovi operatori e soffoca la concorrenza. Le situazioni di monopolio non hanno mai fatto bene a nessuno, la chiusura nella gestione dell’offerta in mano a pochi non soddisfa il cittadino che chiede accesso, vicinanza ai servizi e prezzi competitivi.
Positiva, sebbene con qualche riserva, anche la reazione di Massimiliano Dona, presidente Unione Nazionale Consumatori. “Dopo il blocco assurdo deciso in aprile, un piccolo passo avanti. Ma non basta, considerato che esistono sentenze di altri tribunali che ancora vietano differenti servizi offerti da Uber”, afferma Dona.
Secondo l’associazione, infatt, “Non si può andare avanti a colpi di sentenze. È ora che il Governo, che ha annunciato nei giorni scorsi di voler bruciare i tempi per revisionare la disciplina in materia di servizi pubblici non di linea, faccia finalmente la sua parte e metta in campo una riforma seria e moderna, che consenta la coesistenza del servizio taxi, noleggio con conducente e servizi tecnologici di mobilità”.
Notizia pubblicata il 26/05/2017 ore 17.01
