turismo

Decisamente meno vacanze nell’estate 2012 in Italia e ferie in gran parte all’insegna del low cost. La flessione di presenze nelle strutture ricettive c’è stata sia a luglio che ad agosto e sta proseguendo anche questo mese. Durante l’estate c’è stato un segno meno per tutte le strutture  e un calo di presenze che ha riguardato sia le città d’arte, sia le località di campagna sia il mare, con l’unica eccezione delle mete di montagna, che mostrano un recupero rispetto al 2011. I dati vengono dall’Osservatorio nazionale sul turismo di Unioncamere e Isnart, che fotografano una riduzione delle presenze durante tutta l’estate.
“Due – afferma l’Osservatorio – sembrano le scelte effettuate dai turisti in Italia: a luglio, vacanze a minor costo nei campeggi e ad agosto, sì agli alberghi a 5 stelle che, meglio delle altre categorie, hanno saputo utilizzare la leva promozionale. E poi, andar lontano dal caldo, preferendo alle visite culturali lunghe passeggiate in montagna. Le Dolomiti, che lo scorso anno avevano un po’ sofferto, ringraziano”.
Il segno meno accompagna tutta l’estate:  -1,4% le presenze nelle strutture ricettive nel mese di luglio (62,2% di occupazione camere), -3,7% ad agosto (70,7%), -5,4% nel dato provvisorio di settembre (37,7%). Rispetto all’anno scorso, ad agosto hanno perso di più soprattutto le imprese ricettive del Mezzogiorno (-6,4%) e del centro Italia (-4,6%).
Segno negativo sia per il turismo nelle città d’arte che al mare. Le città di interesse storico e artistico vedono un dato medio di occupazione pari al 60,9% in luglio (-5,6%) e al 64,1% in agosto (-6,9%), mentre nel mese di agosto sono le località di campagna (-8,2%) e dei laghi (-7,7%) a registrare i cali più evidenti, mentre al mare, dove le imprese registrano in media il 66% di occupazione a luglio (-2,5%) ed il 77,3% ad agosto (-4,7%), il calo è più contenuto.
Per vedere un segno più bisogna andare in montagna: le destinazioni montane recuperano infatti sull’anno precedente e vendono il 58,2% delle camere a luglio (+4,4%) e il 72,1% ad agosto (+4%). Anche le destinazioni termali invertono la tendenza e registrano il 53,2% di camere occupate a luglio (+3,7%) e il 67,3% ad agosto (+2,5%).
Poi ci sono i primi dati sulle prenotazioni per l’inverno. Pochi ci pensano, in realtà, e le prenotazioni sono ancora molto contenute: le strutture ricettive segnalano infatti, a oggi, prenotazioni pari al 23,9% per ottobre, 18% per novembre, 19,2% per dicembre. Più significative le prenotazioni nelle città di interesse storico artistico (32,6% per ottobre, 22,1% per novembre, 20,3% per dicembre), nelle località termali per novembre (22,6%) e dicembre (35,8%), e in montagna per le festività di dicembre (24%).


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