Ufficio europeo antifrode: vanno recuperati 400 mln di euro
Più segnalazioni potenzialmente rilevanti, più indagini aperte e portate a termine, tempi più rapidi per l’attività investigativa, e la raccomandazione di far recuperare al bilancio dell’Unione europea più di 400 milioni di euro: sono i numeri principali dell’attività svolta nel 2013 dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) che ha intensificato la sua azione in tutta Europa. I cittadini e le istituzioni hanno trasmesso il maggior numero di sempre di segnalazioni potenzialmente rilevanti dal punto di vista investigativo.
L’OLAF, che ha presentato oggi la sua relazione 2013, ha portato a termine un numero record di indagini, riducendone allo stesso tempo la durata complessiva, e ha formulato in un solo anno più raccomandazioni di quelle degli ultimi cinque anni. L’OLAF ha raccomandato il recupero di 402,8 milioni di euro che dovranno essere versati al bilancio dell’Unione europea.
Nel dettaglio, nel 2013 l’Ufficio ha ricevuto 1294 segnalazioni potenzialmente rilevanti dal punto di vista investigativo, con un aumento del 35% rispetto a cinque anni fa. Per decidere se istruire o meno un fascicolo, i tempi medi sono stati di poco meno di due mesi, ridotti del 70% negli ultimi due anni. Le indagini aperte sono state 253, con un aumento di oltre il 58% rispetto al 209.
Nel 2013 sono state inoltre portate a termine 293 indagini. La durata media di un’indagine è scesa a 21,8 mesi. Si tratta della più breve durata media d’indagine da oltre cinque anni a questa parte. L’Ufficio ha inoltre formulato 353 raccomandazioni (più 81% sul 2009) relative al follow-up finanziario, giudiziario, amministrativo e disciplinare da parte delle autorità competenti.
Ha commentato il direttore generale Giovanni Kessler: “Nel 2013 siamo riusciti a modernizzare l’OLAF e a renderlo un Ufficio capace di combattere con sempre maggiore profitto la frode e la corruzione nell’UE. La riorganizzazione dell’anno scorso ha dato risultati incoraggianti e ci ha consentito di intensificare il nostro impegno investigativo, di dare il nostro contributo a dossier legislativi fondamentali e di approfondire ulteriormente la collaborazione con i nostri partner operativi. Questi risultati sono stati raggiunti avendo a disposizione risorse praticamente invariate rispetto agli anni scorsi”. E per il 2014, ha aggiunto, “confidiamo di poter continuare a svolgere bene la nostra attività investigativa e di far progredire la strategia antifrode. Continueremo a sostenere attivamente la Commissione nei suoi piani per stabilire una procura europea”.