TopNews. Ue: accesso a internet e servizi finanziari difficile per i consumatori
Due consumatori su dieci incontrano problemi nell’accesso a Internet. L’altro mercato che più crea difficoltà è quello della telefonia mobile, che causa disguidi al 17,5% degli utenti. Ci sono poi alcuni mercati nei quali i disservizi si accompagnano a danni economici anche ingenti, oltre che a perdite di tempo: è il caso dei servizi finanziari, dell’assicurazione sulla casa, dei prestiti, dei crediti e della fornitura di acqua ed elettricità. Questa la fotografia scattata dal quadro di valutazione 2018 dei mercati al consumo pubblicato dalla Commissione europea.
In pratica si chiede ai consumatori di valutare il funzionamento di 40 mercati di beni e servizi sulla base della fiducia nel fatto che i negozianti rispettino le norme a tutela dei consumatori, su fattori quali la comparabilità delle offerte e la rispondenza alle aspettative, nonché sul livello del danno eventualmente causato. La fiducia generale dei consumatori segue una tendenza positiva dal 2010 ma ci sono stati pochi miglioramenti negli anni e mutui, fornitura d’acqua, servizi di gas ed elettricità sono fra i mercati nei quali la fiducia è minore, anche se sono quelli che in effetti registrano più miglioramenti. Si è allentato il divario fra i mercati dell’Est e dell’Ovest. Alcuni mercati rimangono però particolarmente difficili per i consumatori di tutta Europa: è il caso di telecomunicazioni, servizi finanziari e servizi di pubblica utilità quali acqua, gas, energia elettrica, servizi postali. Al contrario i mercati che più raccolgono la fiducia dei consumatori sono quelli dei servizi alla persona quali parrucchieri e centri benessere, gli alloggi per le vacanze e i pacchetti vacanza.
L’accesso a Internet e i servizi di telefonia mobile rappresentano ancora i settori più problematici per i consumatori. Nell’ultimo anno Internet ha creato problemi al 20,3% degli utenti, la telefonia mobile al 17,5% dei consumatori. Almeno il 10% dei consumatori ha incontrato problemi nei mercati dell’abbonamento tv, nella telefonia fissa, nella vendita di prodotti di tecnologia dell’informazione e di prodotti elettronici, e ancora nei trasporti ferroviari e urbani, nel mercato delle automobili usate, nei beni immobili, nei servizi postali, nel mercato delle automobili nuove, nel noleggio auto e nei servizi di riparazione degli autoveicoli. I servizi finanziari sono invece quelli in cui i consumatori subiscono il danno maggiore in termini di perdite economiche e di tempo. Almeno il 35% dei consumatori che hanno incontrato difficoltà nell’assicurazione sulla casa, nei mutui, nei prestiti e nei crediti e nella fornitura di acqua ed elettricità riferiscono di aver subito come conseguenza un danno grave. Altri danni seri vengono in caso di problemi con compagnie aeree, prodotti di investimento assicurazione auto.
I mercati nei quali i consumatori hanno meno fiducia sono l’immobiliare e quello delle auto usate. Solo il 38% dei consumatori crede infatti che le società immobiliari osservino le norme di tutela dei consumatori, e il 36% pensa la stessa cosa per quanto riguarda il settore delle automobili usate.
Nel complesso, solo il 53% dei consumatori crede che le imprese nel settore dei servizi osservino le norme relative alla tutela dei consumatori, mentre per quanto riguarda i beni, la cifra è di poco superiore al 59%. “La fiducia dei consumatori è in crescita, ma sono ancora in troppi ad avere esperienze negative su certi mercati, ad esempio nell’acquisto di immobili o di un’automobile usata – spiega Věra Jourová, Commissario per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere – Nell’aprile 2018 abbiamo presentato un new deal” per i consumatori allo scopo di rafforzare l’applicazione dei diritti di questa categoria e fornirle nuovi mezzi per difenderli. La possibilità di avviare azioni collettive dovrebbe dare ai consumatori maggiore fiducia nel fatto di poter difendere i propri diritti e spingere le aziende a rispettare maggiormente le norme”.
Notizia pubblicata il 12/10/2018 ore 17.08
