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Truffe finanziarie, protocollo tra Abi e Ministero Interno contro il fenomeno
Grazie al protocollo firmato ieri tra Abi e Ministero dell’Interno ci sarà una maggiore collaborazione tra banche e Forze dell’ordine per prevenire le truffe finanziare, perpetrate soprattutto ai danni degli anziani e di quanti hanno una scarsa educazione finanziaria, grazie a specifici Comitati di Coordinamento istituiti presso ciascuna prefettura.
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“La collaborazione consolidata tra banche e Forze dell’Ordine – ha detto il Presidente dell’Abi – continua a dare risultati importanti nell’azione di contrasto e prevenzione di fenomeni criminali come frodi finanziarie e informatiche, furti e rapine. Su questo fronte è importante non abbassare mai la guardia, continuando a lavorare sempre più insieme per tutelare il bene comune della sicurezza. Anche attraverso la promozione di specifiche iniziative di formazione e informazione sui temi dell’economia, della finanza e del risparmio. Nella convinzione – ha aggiunto Patuelli – che la conoscenza e la consapevolezza siano strumenti indispensabili per difendersi dalla criminalità e, allo stesso tempo, per esercitare al meglio i propri diritti-doveri di cittadini”.
Secondo quanto previsto dal protocollo, i lavori dei Comitati di Coordinamento saranno presieduti e coordinati dai Prefetti. Dei Comitati faranno parte i rappresentanti dell’Abi e delle Forze dell’Ordine, mentre alle singole riunioni – su indicazione del Prefetto che valuterà in relazione ai diversi argomenti trattati – potranno prendere parte anche esponenti delle associazioni dei consumatori più rappresentative e rappresentanti delle Istituzioni competenti in materia di politiche sociali e scolastiche.
Sempre secondo l’accordo, i Comitati di Coordinamento saranno istituiti su tutto il territorio nazionale dove svolgeranno un ruolo di raccordo tra le diverse iniziative e i progetti messi a punto per prevenire e contrastare le truffe finanziarie. Fornendo con un linguaggio semplice e diretto, rivolto soprattutto alle fasce di popolazione più esposte al rischio di truffa – come gli anziani e quanti hanno una scarsa educazione finanziaria – una serie di consigli generali e di buone prassi per rafforzare la sicurezza riducendo i fattori di vulnerabilità e i comportamenti economicamente rischiosi.
Le attività dei Comitati riguarderanno in particolare: specifiche precauzioni da adottare quando si preleva contante o si fanno operazioni allo sportello; suggerimenti e piccoli accorgimenti per usare in tutta sicurezza internet, mobile banking e sportelli automatici; numeri utili e comportamenti da adottare in caso di frode, furto o smarrimento delle carte di pagamento, ecc.; incontri territoriali di formazione sui temi della sicurezza antifrode. Grazie a un attento monitoraggio e al contributo delle Forze dell’Ordine e delle banche, infine, i Comitati avranno a disposizione una mappa sempre aggiornata di tutti gli eventuali nuovi fattori di rischio che possano tradursi in eventi criminosi e di tutte le buone pratiche da mettere a sistema nei diversi ambiti territoriali.
Secondo quanto previsto dal protocollo, i lavori dei Comitati di Coordinamento saranno presieduti e coordinati dai Prefetti. Dei Comitati faranno parte i rappresentanti dell’Abi e delle Forze dell’Ordine, mentre alle singole riunioni – su indicazione del Prefetto che valuterà in relazione ai diversi argomenti trattati – potranno prendere parte anche esponenti delle associazioni dei consumatori più rappresentative e rappresentanti delle Istituzioni competenti in materia di politiche sociali e scolastiche.
Sempre secondo l’accordo, i Comitati di Coordinamento saranno istituiti su tutto il territorio nazionale dove svolgeranno un ruolo di raccordo tra le diverse iniziative e i progetti messi a punto per prevenire e contrastare le truffe finanziarie. Fornendo con un linguaggio semplice e diretto, rivolto soprattutto alle fasce di popolazione più esposte al rischio di truffa – come gli anziani e quanti hanno una scarsa educazione finanziaria – una serie di consigli generali e di buone prassi per rafforzare la sicurezza riducendo i fattori di vulnerabilità e i comportamenti economicamente rischiosi.
Le attività dei Comitati riguarderanno in particolare: specifiche precauzioni da adottare quando si preleva contante o si fanno operazioni allo sportello; suggerimenti e piccoli accorgimenti per usare in tutta sicurezza internet, mobile banking e sportelli automatici; numeri utili e comportamenti da adottare in caso di frode, furto o smarrimento delle carte di pagamento, ecc.; incontri territoriali di formazione sui temi della sicurezza antifrode. Grazie a un attento monitoraggio e al contributo delle Forze dell’Ordine e delle banche, infine, i Comitati avranno a disposizione una mappa sempre aggiornata di tutti gli eventuali nuovi fattori di rischio che possano tradursi in eventi criminosi e di tutte le buone pratiche da mettere a sistema nei diversi ambiti territoriali.