Treni, tariffe e algoritmo sbagliato: incontro Consumatori-Regioni slitta al 5 aprile
Tariffe ferroviarie sovraregionali: l’incontro fra consumatori e Coordinamento delle Regioni slitta al 5 aprile. Sotto esame ci sono le proposte di modifica dell’algoritmo di calcolo in vigore per le tariffe ferroviarie che interessano più regioni, che si è rivelato sbagliato e che ha condotto a una distorsione tariffaria di peso, con un aggravio di spesa fino al 33% in più a danno dei viaggiatori. L’incontro fra associazioni dei consumatori e Commissione Infrastrutture, mobilità e territorio del coordinamento delle Regioni per esaminare le proposte di modifica all’algoritmo è slittato al 5 aprile.
La riunione servirà per decidere nuove tariffe, tempi e modalità della loro attuazione. Di cosa si sta parlando? L’algoritmo di calcolo usato finora per calcolare le tariffe sovraregionali, che dunque interessano percorsi su più regioni, è distorto e fa sì che i pendolari paghino più del dovuto. Qualche esempio di distorsione tariffaria negli abbonamenti sovraregionali mensili di seconda classe rende l’idea. Nella tratta Milano Centrale-Genova Brignole (regioni interessate: Lombardia, Piemonte, Liguria) la tariffa sovraregionale applicata è di 159,10 euro; la tariffa calcolata con l’algoritmo giusto è di 121,20 euro: i pendolari pagano 37,90 euro in più. Nella tratta Milano Centrale – Torino Porta Nuova la tariffa sovraregionale mensile di seconda classe è di 159,10 euro: con l’algoritmo giusto costerebbe 126 euro, il prezzo pagato in più dai pendolari è di 33,10 euro. Così sulla tratta Ancona-Pescara Centrale la tariffa sovraregionale applicata è di 145,50 euro, quella con l’algoritmo giusto sarebbe invece di 109,50 euro: la differenza è di 36 euro.
La questione è stata sollevata a gran voce dai Consumatori. Nell’incontro che si è svolto il 22 febbraio scorso, che ha esaminato appunto la questione delle tariffe scaturite dall’algoritmo proposto da Trenitalia nel 2007 e accettato dalle Regioni, il Coordinamento delle Regioni si è dichiarato “disponibile a raggiungere un accordo a tre Regioni – Trenitalia – Associazione Consumatori per introdurre le necessarie correzioni all’anomalo regime tariffario”. Quello che ha causato un aggravio di spesa per i pendolari fino a 300 euro l’anno, con un gap fra le tariffe sovraregionali basate sull’algoritmo e quelle calcolate in modo corretto che sfonda anche il 33%. La stessa Trenitalia ha dato via libera alla correzione delle tariffe. Che, c’è da dire, non basta ai Consumatori. Le associazioni chiedono infatti un risarcimento per chi ha pagato tariffe più care e aspettano una risposta concreta per gli importi che negli anni sono stati pagati in più da abbonati e viaggiatori, attraverso il blocco di eventuali aumenti delle tariffe regionali “per un periodo congruo” e un bonus a chi presenta abbonamenti annuali o mensili sovraregionali contratti nel periodo 2008-2017.
@sabrybergamini
