L’incontro fra associazioni dei Consumatori e Conferenza delle Regioni non sembra aver risolto il problema dell’algoritmo sbagliato, il sistema di calcolo in vigore per le tariffe ferroviarie che interessano più regioni, che si è rivelato sbagliato e che ha condotto a una distorsione tariffaria di peso, con un aggravio di spesa fino al 33% in più a danno dei viaggiatori. Oggi si è svolto l’incontro in  programma fra associazioni dei consumatori – che da tempo stanno denunciando la distorsione di prezzo causata dal sistema di calcolo delle tariffe ferroviarie sovraregionali, con aumenti stimati fino a 300 euro l’anno – e la Conferenza delle Regioni.


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treni pendolariMa una stringata nota diffusa da Federconsumatori sintetizza: “Dall’incontro è emersa la disponibilità a correggere l’algoritmo sbagliato solo nei confronti degli abbonati. Resterebbe fuori la gran parte dei pendolari. Inoltre, non vi sarebbe nessuna disponibilità a risarcire il pregresso, cioè gli importi pagati impropriamente dal 2008 al 2017”. La misura viene ritenuta insoddisfacente dall’associazione, che annuncia di voler mettere in campo tutte le iniziative utili, politiche e legali, per difendere pendolari e passeggeri.

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