
Trasporti: manca il gasolio, oggi bus fermi a Napoli e grandi disagi
Manca il gasolio e gli autobus sono fermi: succede questa mattina a Napoli, dove la quasi totalità degli autobus dell’Anm-Azienda napoletana mobilità è rimasto nei depositi perché la società non è in grado di garantire l’acquisto del carburante. I pochi autobus usciti stanno rientrando nei depositi per esaurimento del carburante, il cui rifornimento è atteso in tarda mattinata. L’Azienda l’aveva scritto già ieri su twitter: “il 30/01/13 mattina, per mancanza gasolio il servizio non sarà garantito”. E questa mattina spiega sul social media che “per emergenza gasolio il servizio è ridotto sull’intera rete e sospeso nelle zone Flegrea, Chiaia e Vomero” mentre per la Linea Alibus servizio è regolare.
Una comunicazione alla clientela è presente anche sul sito dell’azienda, che dichiara di comprendere reclami, proteste e lamentele ma afferma che il servizio è tagliato per mancanza di fondi, ridotti ormai del 40%. “Gentili clienti, sono ovviamente molti i reclami che ci giungono. Diciamo ovviamente perché sappiamo che il servizio di trasporto offerto attualmente è insufficiente per garantire la mobilità a Napoli”, spiega l’Anm, che prosegue: “Dei 600 autobus che circolavano fino a pochi anni fa (2009) oggi ne circolano meno di 350 perché tra tagli governativi e regionali, i contributi che Anm riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazione, comprare il gasolio etc. etc. etc. si sono ridotti del 40%. È come se, a casa vostra, qualcuno tagliasse del 40% gli stipendi che entrano ogni mese. E’ ovvio che non è più possibile fare le cose che si facevano prima”, dall’assicurazione di più mezzi alla loro manutenzione. L’azienda precisa dunque che “non è questione di volontà o capacità è questione di possibilità”.
Quanto sta accadendo a Napoli ha richiamato l’intervengo del presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi Roberto Alesse, per il quale la situazione della città, con i bus fermi per mancanza di soldi per i rifornimenti di gasolio, “sta producendo un vulnus grave al diritto alla mobilità degli utenti, esattamente come avviene in caso di scioperi improvvisi”.
Il garante afferma di non aver ancora ricevuto risposta da parte di Asstra, l’Associazione delle società ed enti del trasporto pubblico locale, sulla solidità patrimoniale delle aziende che si occupano del trasporto pubblico in Campania. E aggiunge: “D’altro canto, dell’impossibilità oggettiva di rifornire i mezzi deve essere dato conto ai cittadini con un’informazione capillare e quotidiana che non può certo ritenersi soddisfatta con un semplice comunicato stampa o con una notizia diffusa sui social network. Alla luce di quanto sta accadendo, sto valutando la possibilità di coinvolgere la presidenza della Regione Campania e i sindaci delle città interessate, per affrontare insieme una situazione ormai esplosiva e per evitare che il mancato intervento delle istituzioni finisca per produrre un silenzio assordante”.
