Il Codacons annuncia battaglia legale a tutela dei diritti dei pendolari. L’Associazione ha presentato formale diffida all’Atac e alla Regione Lazio per la tratta ferroviaria Roma-Viterbo, da anni al centro delle contestazioni da parte dei pendolari e protagonista di disservizi e disagi oramai quotidiani e insostenibili. “Il servizio è utilizzato da oltre 100.000 cittadini al giorno che dai paesi di provincia hanno necessità di recarsi a Viterbo o a Roma” spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi.
“Malgrado l’importanza del servizio, a tutt’oggi continuano a persistere numerose criticità, che danneggiano in modo pesante l’utenza”.
Tra i principali problemi segnalati dai pendolari, il Codacons sottolinea l’assenza di manutenzione di convogli e infrastrutture che risultano fatiscenti e stracolme nelle ore di punta; il mancato rinnovamento della rete elettrica la cui linea aerea risulta sostenuta da pali impiantati nel 1932; l’evasione tariffaria alle stelle a causa della totale assenza di controllori ; frequenti episodi di deragliamento.
Nel corso del 2013 il Comitato dei pendolari di Roma Nord tentò di aprire un dialogo con ATAC per rivedere la Carta dei Servizi che regola il rapporto tra utente pendolare e gestore della tratta – scrive il Codacons nella diffida – Purtroppo, però, Atac declinò “cordialmente” l’invito sostenendo (in maniera non scritta) che il contratto di servizio vigente, in proroga da 10 anni, essendo stato attivato nel 2006 e mai aggiornato, non aveva spazi per modifiche sui livelli di servizio […] sia che ATAC faccia i km concordati da contratto, sia che ne faccia di meno, prende dalla Regione Lazio sempre circa 100 milioni di euro. Una grande criticità del suddetto contratto è, ad esempio, la clausola in base alla quale, in caso di mancato rispetto degli standard qualitativi, “le penali previste dal presente Contratto non potranno superare complessivamente il 2% del valore del Contratto medesimo”. Sostanzialmente l’azienda può mandare in giro treni luridi, con stazioni luride e senza informazioni per tutto l’anno, ma le penali non supereranno mai il 2% del valore complessivo del contratto. Paradossalmente, è più conveniente non rispettare gli standard qualitativi che rispettarli, spendendo per pulizia e manutenzione”.
Il Codacons ha dunque diffidato l’Atac e la Regione Lazio affinché i due enti si attivino tempestivamente per adottare tutti i provvedimenti e le misure effettive per la risoluzione della urgente problematica inerente i ritardi, la vetustà e i vari disagi che colpiscono la ferrovia Roma – Civitavecchia – Viterbo. L’associazione ha anche chiesto di accedere a tutti i verbali e studi inerenti le cause dei disservizi della tratta ferroviaria, e ai documenti relativi  a denunce o comunicazioni o lamentele inviate da qualsiasi persona ed a qualsiasi titolo sempre inerenti i disservizi della suddetta tratta ferroviaria.


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