Torna il morbillo in quattro paesi europei. OMS, già 90.000 casi nel 2019
La malattia, tra le più infettive, si diffonde principalmente attraverso tosse e starnuti ma è prevenibile con due dosi di vaccino
Albania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito: sono questi i quattro paesi che hanno perso lo status di “liberi dal morbillo”. Dopo anni di costante regresso della malattia in Europa, “il numero di Paesi che ha raggiunto l’eliminazione della malattia è diminuito” L’Europa “perde terreno nella battaglia per eradicare il morbillo”.
Lo attestano le conclusioni della Commissione europea di verifica regionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia (RVC). L’analisi della Commissione è basata sui dati del 2018 relativi a 53 Stati membri della Regione europea.
A certificare la perdita di terreno dell’Europa nella lotta al morbillo e la “drastica ripresa” della sua circolazione sono gli ultimi troviamo i dati dell’Oms, diffusi due settimane fa: il numero di casi di morbillo in Europa da gennaio a giugno 2019 è stato circa 90.000, il doppio di quello riportato per lo stesso periodo nel 2018, e la metà si è verificata in Ucraina, seguita da Kazakistan e Georgia.
Nel 2017 circa 110.000 persone sono morte di morbillo in tutto il mondo, per lo più bambini di età inferiore ai 5 anni.
La malattia, tra le più infettive, si diffonde principalmente attraverso tosse e starnuti ma è prevenibile con due dosi di vaccino.
“Se un’elevata copertura immunitaria non viene raggiunta e sostenuta, sia i bambini che gli adulti soffriranno inutilmente e alcuni moriranno tragicamente”, ha dichiarato Guenter Pfaff, presidente del comitato di esperti dell’Oms sul morbillo in Europa.