
Tempo di libri, Osservatorio AIE: tecnologia e lettura, binomio vincente
Tecnologia e lettura: si può, eccome. La lettura non è solo processo che viaggia su carta ma si articola sempre più spesso su tutti i dispositivi tecnologici e sullo smartphone. Tanto che il “mondo tecnologico non si oppone a quello editoriale, ma sembra avere la potenzialità di alimentarlo”. Così i lettori più “forti” sono anche quelli più tecnologici, che mescolano libri, ebook, audiolibri, che accedono a film e fiction attraverso pay tv e streaming. I nuovi profili del lettore emergono dall’Osservatorio sulle nuove forme di consumo editoriale e culturale, presentato in occasione della fiera dell’editoria “Tempo di libri” in corso a Milano.
Con la Fiera nasce infatti l’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori ideato dal Gruppo Innovazione di AIE e condotto da Pepe Research, iniziativa che vuole studiare le nuove forme di accesso ai contenuti e l’influenza delle nuove tecnologie sulla lettura tradizionale. L’Osservatorio pone dunque attenzione su “un nuovo concetto di lettura che tiene conto non solo della fruizione di libri ma anche di altre fonti, quali riviste, web e social”: questo permettere di considerare non solo i lettori, più o meno esclusivi, di libri, ma anche quelle persone che pur stando lontano dai libri si accostano alla lettura attraverso giornali, riviste, ma anche web e social.
La prima ricerca dell’Osservatorio ha evidenziato l’esistenza di di 5 ‘tipi sociali’ che si caratterizzano per un diverso approccio alle nuove tecnologie e al loro uso e anche per differenti stili di accesso ai contenuti e di attitudine alla lettura. Dalla ricerca, scrivono i ricercatori, “emerge nel complesso l’immagine di un mondo tecnologico che non si oppone a quello editoriale, ma che sembra avere la potenzialità di alimentarlo, offrendo sempre più occasioni, contenuti, canali e supporti per alimentare la curiosità delle persone e l’interesse verso i contenuti. In quest’ottica, la pay tv non sembra rubare attenzione ai libri: i maggiori lettori si trovano proprio tra chi accede a film e fiction anche tramite streaming o pay-tv”.
Quali dunque i “tipi sociali” individuati? La maggior parte dei lettori cadono nel profilo del “Tecno-curioso” (32%). “Si tratta prevalentemente delle classi sociali centrali, professionalmente attive, tendenzialmente colte, con una dotazione tecnologica familiare medio-alta – spiega l’Osservatorio – Sono persone curiose, che hanno la capacità economica di dotarsi di tecnologia e sono interessate a farlo. Sono confidenti con i social, anche se vi si dedicano solo parzialmente. La tecnologie non sembrano in ogni caso distrarli troppo dalla lettura più tradizionale (libri, ebook, audiolibri), a cui accompagnano un accesso ai contenuti che passa per molteplici canali. L’accesso ai mondi narrativi, a contenuti culturali tipo quelli di saggistica, e a guide utili alla risoluzione di questioni quotidiane, passa innanzitutto per il libro, e poi dalla pay-tv (di cui sono spesso dotati), ma anche per i social network, il web e ovviamente il cinema”.
Ci sono poi i Trendsetter (12%): sono simili al primo profilo perché con grande dotazione tecnologica, ma si tratta soprattutto di ragazzi giovani e giovanissimi (under 25) che vivono in case dotate di tutte le tecnologie possibili, connessi quotidianamente a più social. Ricorrono perciò a una molteplicità di canali per accedere ai contenuti: pay tv e cinema per i mondi narrativi, tutorial per le guide, social e web per ogni cosa. Proprio fra queste persone si trova la maggior quota di ‘grandi lettori’ di libri, consumati per lo più su più supporti (cartaceo, digitale, audio).
Altro target interessante sono i Mobile only (11%): in questo caso la dotazione tecnologica di famiglia è bassa e prevale lo smartphone quale canale privilegiato di accesso ai contenuti (compresi video-giochi a contenuto narrativo), passando prevalentemente da social network e community. I Mobile only sono anche lettori di libri, che leggono però in misura contenuta (lettori deboli).
Sull’altro versante del mondo digitale, alla periferia, ci sono i Tecno-basic (27%): poco dotati di tecnologie, conoscono e usano i social, ma solo i più comuni (Facebook in particolare) e solo in modo molto saltuario. Per tenersi informati sulle tematiche di attualità usano tipicamente gli strumenti più tradizionali, per lo più cartacei, quali quotidiani o riviste. Leggono libri, ma pochi e per lo più su supporto cartaceo.
Ai margini invece del mondo digitale ci sono gli Sconnessi (18%): in genere sono persone di età piùa vanziata e over 55 anni, spesso non connesse ad internet; si informano su tematiche di attualità prevalentemente tramite quotidiani cartacei (compresa free-press) e via tv. Proprio tra questo target si trova la maggior quota di non lettori di libri.
