
Telemarketing, venerdì una interpellanza al Ministro Calenda alla ricerca soluzioni
Telemarketing sempre più aggressivo e selvaggio: per molte famiglie un vero e proprio nemico da affrontare quotidianamente. Telefonate sgradite che arrivano a tutte le ore, con operatori sempre più insistenti (e a volte insolenti) che con una dialettica stereotipata propongono le offerte più disparate. Nel migliore dei casi l’utente riattacca la cornetta sfinito dalle chiacchiere e dai numerosi tentativi di far il suo “Grazie, non sono interessato”. Ma sono ormai tanti i casi di cittadini che si ritrovano con contratti di fornitura di servizi (spesso telefonia, luce, gas) che non hanno affatto richiesto.
Per ovviare a situazioni di questo tipo e garantire la privacy e i diritti dei cittadini-consumatori, nel 2011 è stato istituito, dal Ministero dello sviluppo economico, il “Registro delle opposizioni”. Dalla sua istituzione al 31 dicembre 2015, il Registro conta 1,44 milioni di iscrizioni e sono state circa 20 mila le segnalazioni di utenti che lamentano la violazione della propria privacy ad opera di aziende di telemarketing. Le multe comminate alle diverse società ammontano complessivamente a circa 2,6 milioni di euro.
Ma l’iscrizione al Registro sembra non bastare per scoraggiare le chiamate indesiderate. Data la situazione e l’insufficienza degli strumenti di protezione, un gruppo di parlamentari, guidati dal deputato Stefano Quaranta (Sinistra italiana/Sel), presenterà alla Camera, nella mattinata di venerdì, una interpellanza urgente al Ministro Carlo Calenda (MISE) per sapere quali misure si intendono adottare “per rispondere alle giuste sollecitazioni pervenute dai cittadini e dallo stesso Garante della privacy”.
In una nota della segreteria dell’On. Quaranta si legge che l’intenzione è quella di chiedere misure più stringenti a favore dei consumatori. “Stiamo preparando una proposta di legge che presenteremo nelle prossime settimane”, fanno sapere dalla segreteria che invita le associazioni dei consumatori a offrire suggerimenti e indicazioni utili.
La maggior parte dei cittadini che si rivolgono alla associazione chiedono come difendersi dal telemarketing. Calogero Pepe, presidente di Federconsumatori Liguria, più volte ha espresso preoccupazione per una situazione che diventa di giorno in giorno più grave, soprattutto per quanto riguarda i cittadini più anziani, spesso vittime di vere e proprie truffe telefoniche.
Insieme alle associazioni dei consumatori, è anche il segretario generale del Garante per la privacy, Giuseppe Busia, ad affermare che le regole sono sbagliate, il registro non basta: bisogna aumentare per legge le responsabilità degli operatori in caso di abusi delle aziende di telemarketing cui si affidano per le campagne e bisogna istituire un registro delle opposizioni universali che vieti ogni tipo di chiamata pubblicata ai numeri iscritti. In altri Paesi europei esiste un Registro delle opposizioni universale i cui iscritti non possono mai essere chiamati a scopo di telemarketing, anche se dovesse risultare che in precedenza avevano dato il loro consenso all’utilizzo dei propri dati a fini promozionali. In Italia invece le cose funzionano diversamente: l’iscrizione al Registro delle opposizioni vieta alle aziende di telemarketing di usare il nostro numero se lo hanno trovato nell’elenco. Se invece lo hanno avuto in un altro modo possono chiamarci comunque.
