Le Commissioni riunite della Camera (X e IX) hanno votato in sede legislativa le nuove disposizioni contro le telefonate commerciali moleste. Dopo oltre un anno di discussione e di battaglia parlamentare, i cittadini potranno iscriversi al registro delle opposizioni e impedire a qualsiasi società di effettuare chiamate commerciali indesiderate in assenza di un consenso specifico preventivo. Ora la palla passa al Senato, dove verrà votata di nuovo in commissione lavori pubblici in sede deliberante.

È fondamentale che la legge sia approvata entro la fine della legislatura“, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Anche se la lobby dei call center ha fatto di tutto per affossare il provvedimento, riuscendo ad ottenere, con il solito ricatto occupazionale, un peggioramento del testo, resta comunque un passo avanti rispetto allo status quo, importante per ridurre le telefonate moleste“, prosegue Dona.

“Il rischio, quindi, è che ora, con la scusa magari di migliorarlo, si perda il disegno di legge nella navetta tra le Camere e che alla fine si vanifichi il lavoro svolto, considerato che siamo a pochi mesi dalla fine della legislatura”, conclude il presidente di UNC.


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