A distanza di 10 mesi dall’introduzione delle nuove disposizioni per l’iscrizione al Registro delle Opposizioni specificate nella legge n. 5 del 2018, in vigore dal 4 febbraio 2018, manca ancora il decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, contenente le modifiche alle disposizioni regolamentari vigenti sulle modalità di iscrizione e funzionamento del Registro delle Opposizioni.

Secondo quanto previsto dalla legge n.5 del 2018, la possibilità di iscrizione al Registro delle Opposizioni è stata estesa a tutte le utenze telefoniche, fisse e mobili, indipendentemente dalla presenza del numero telefonico in elenchi pubblici.

Al fine di rendere effettiva la tutela degli utenti si è previsto che con l’iscrizione al Registro si intendono revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, ed è altresì precluso l’uso delle numerazioni telefoniche cedute a terzi dal titolare del trattamento sulla base dei consensi precedentemente rilasciati. Sono tuttavia fatti salvi i consensi prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni, aventi ad oggetto la fornitura di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca.

In attesa del decreto del Presidente della Repubblica, l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha individuato i prefissi che permettono al consumatore di individuare in maniera univoca le chiamate finalizzate ad attività statistiche (prefisso 0843) e quelle finalizzate a ricerche di mercato/pubblicità/vendita/comunicazione commerciale (prefisso 0844).

Ad avviso di Adiconsum, l’individuazione del prefisso unico 0844 non tutela i consumatori dal problema delle telefonate moleste o telemarketing selvaggio che dir si voglia. Infatti, la legge 5/2018 dà facoltà agli operatori di attività di call center non di richiedere l’assegnazione dei prefissi indicati, ma di presentare l’identità della linea a cui possono essere contattati, che quindi può essere un prefisso con uno “0” se si sceglie un numero fisso o un “3” nel caso si scelga il numero di un telefono mobile, rendendo quindi in questo caso impossibile per il consumatore riconoscere subito la natura della telefonata che sta ricevendo e decidere quindi se rispondere o no, vanificando quindi il suo diritto a non essere oggetto di telemarketing aggressivo e scorretto.

In occasione del convegno “Telemarketing: rivoluzione in corso”, Adiconsum e Assocontact hanno presentato il nuovo “Codice procedurale in materia di telemarketing e tutela del trattamento dei dati personali dei clienti” con l’intento di indicare in maniera compiuta e organica le attività condotte e di disciplinare il settore, tutelando il diritto dei consumatori a non essere disturbati e il lavoro dei dipendenti dei call center.

Adiconsum chiede al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, di pubblicare al più presto i decreti attuativi a tutela del settore e dei consumatori.


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