Telefonia, Casa del Consumatore: successo di petizione contro costi disattivazione
Sono già più di mille le adesioni raccolte dalla Casa del Consumatore in pochi giorni a sostegno della petizione che l’associazione ha lanciato per abolire i costi di disattivazione che le compagnie telefoniche addebitano ai clienti che cambiano operatore o chiudono la linea. La petizione chiede al Parlamento e al Governo di inserire nella prossima legge sulla concorrenza il divieto assoluto per tutti gli operatori telefonici di addebitare ai clienti “qualunque somma a qualunque titolo” in caso di chiusura del contratto.
L’iniziativa è stata lanciata, ha spiegato nei giorni scorsi l’associazione, per bloccare “un costo ingiustificato e non più tollerabile dalle famiglie e imprese italiane, che di fatto frena il passaggio da un operatore all’altro, perché questi presunti (e mai documentati) costi sono talmente elevati (in molti casi superano addirittura i 100 euro) da rendere svantaggioso il cambio di operatore telefonico, anche se fa prezzi migliori”. Sono penali mascherate da costi “ingiusti e anticoncorrenziali” che finiscono per rappresentare una barriera nel passaggio di operatore.
“Siamo soddisfatti di questo primo incoraggiante risultato – commenta Giovanni Ferrari, presidente nazionale di Casa del Consumatore – Mille adesioni in pochi giorni ci confermano che l’iniziativa risponde a un’esigenza viva e sentita da parte di moltissimi consumatori. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando a portare avanti la nostra campagna. Puntiamo a raccogliere almeno diecimila firme”.
Sull’iniziativa, spiega la Casa del Consumatore, si è espresso favorevolmente anche Sergio Del Grosso della Direzione Tutela dei Consumatori dell’Autorità Garante delle Comunicazioni, che ieri, durante un’intervista radiofonica, ha riconosciuto che l’iniziativa della Casa del Consumatore coglie il punto nodale del problema, ovvero una frase contenuta nella legge 40/2007 (legge Bersani), che consente l’addebito di tali costi. Se, grazie alla petizione, si riuscirà ad ottenerne l’abrogazione, le compagnie telefoniche non avranno più appigli più chiedere denaro alla chiusura del contratto. Per aderire alla raccolta firme basta andare sul sito www.casadelconsumatore.it oppure presso una delle sedi in Italia dell’Associazione.