Tariffe, Feder: in dieci anni un +32,7% che pesa sulle famiglie
Nell’ultimo decennio le tariffe sono aumentate mediamente del +32,7% a fronte di un inflazione nel medesimo periodo del 15,1 %. A dirlo è Federconsumatori nel suo annuale aggiornamento dell’andamento delle tariffe. L’associazione evidenzia come il costo dei servizi essenziali incida sempre di più sul bilancio delle famiglie italiane, a discapito di altre spese importanti come i consumi: “un peso sempre maggiore che, secondo le nostre elaborazioni su dati Istat, è aumentato del +38% rispetto 20 anni fa”. La crescita più marcata nel decennio 2006-2016 è stata quella delle tariffe dell’acqua +88,2%, dei rifiuti +52,8%, dei pedaggi autostradali e dei parcheggi +42,6%, dei trasporti ferroviari +48,3 %, dei servizi postali +40,9%, dei trasporti urbani +29,7%, dei taxi +26,6%, dell’energia elettrica +18%. Unico dato in controtendenza, che segna una diminuzione del -16%, è quello relativo alla telefonia (fissa e mobile).
Analizzando l’andamento delle tariffe in due periodi distinti, pre e post crisi, si evidenzia che nonostante il calo del potere d’acquisto delle famiglie, alcune tariffe (acqua, pedaggi e parcheggi, trasporti urbani e ferroviari e servizi postali) sono aumentate in maniera più pesante rispetto alla fase pre-crisi, contribuendo così al grave impoverimento delle famiglie.
Secondo Federconsumatori, l’aumento dei costi relativi a tali servizi può essere considerato tra le cause che hanno portato ad un grave aumento della morosità e delle richieste di sospensione delle forniture: 11,264 miliardi di euro nel 2014 è il credito che vantano le società di recupero credito per le bollette energetiche, acqua e telefonia. “Tassi di morosità che si attestano a 24 mesi al 4,5% delle utenze per le bollette dell’acqua, al 2,6% per le bollette del gas ed all’1,2% per quelle elettriche, in un contesto di forte crescita della povertà assoluta, che conta 4.598.000 cittadini italiani in forte disagio sociale quotidiano e 15.000.000 di cittadini che anch’essi si trovano in povertà relativa con valori che non sono mai sono stati così elevati da 10 anni a questa parte”.