Tariffe dei rifiuti, Arera: da emendamenti rischi costi senza controllo per i cittadini (Foto Pixabay)

Sottrarre all’Arera la regolazione delle tariffe dei rifiuti? È quanto sembrano paventare alcuni emendamenti al decreto Superbonus che sottrarrebbero all’Autorità di regolazione di energia, reti e ambiente, l’Arera, la regolazione delle tariffe dei rifiuti, che riporterebbero il settore a “un sistema indefinito di competenze”, dopo sei anni di regolazione. È quanto ha denunciato ieri l’Autorità in occasione della discussione in Parlamento sugli emendamenti presentati nell’ambito della conversione del decreto Superbonus, volti a ridefinire l’assetto regolatorio dei rifiuti.

Rifiuti, Arera: rischi per i cittadini

Arera parla di “sostanziale sterilizzazione dei poteri di intervento di natura tariffaria attribuiti dal 2018 ad Arera”.

Per il presidente dell’Autorità i rischi sono due: costi senza controllo per i cittadini e impossibilità di verificare il servizio.

«L’Autorità, nel settore del ciclo dei rifiuti come negli altri settori di competenza, procede da sempre alla piena implementazione del mandato contenuto dalle norme approvate dal Parlamento evidenziando, laddove presenti, eventuali distorsioni – ha detto il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini – In questo caso, le proposte in oggetto, nel comportare una radicale riduzione delle regole applicabili e dei controlli possibili, rischiano di pregiudicare i progressi fatti e la possibilità di conseguire gli alti obiettivi ambientali e organizzativi che la disciplina comunitaria richiede al nostro Paese».

Sono scelte che andrebbero precedute da dibattito per non far sì che il settore cada nell’incertezza.

Sostiene Besseghini: «Il sistema regolatorio sviluppato negli ultimi sei anni è improntato a trasparenza, qualità tecnica e contrattuale e sostenibilità. Senza questo i rischi sono evidenti: costi senza controllo per i cittadini e impossibilità di verificare qualità e quantità dei rifiuti in relazione agli impianti esistenti».

I Consumatori: no all’anarchia delle tariffe e alla deregolamentazione

“No all’anarchia delle tariffe”, commenta l’Unione Nazionale Consumatori.

«Non capiamo perché non si voglia lasciar lavorare in pace l’Authority per fare in modo, come già avvenuto in altri settori, di coniugare efficienza, trasparenza e copertura dei costi con la tutela dei diritti dei consumatori che non può certo prescindere dalla determinazione del quadro tariffario – ha detto il presidente UNC Massimiliano Dona – Le tariffe devono essere sostenibili per le famiglie, che non possono pagare per le inefficienze di altri. Gli italiani certo non possono subire altri rincari, oltre a quelli che hanno già patito in questi anni. Ci piacerebbe, capire, poi, cosa hanno a che fare le tariffe dei rifiuti con il Superbonus».

Contrarietà all’intervento sulla regolazione dei rifiuti viene anche da Federconsumatori.

L’associazione considera “inaccettabili” gli emendamenti per ridimensionare il ruolo di Arera nel settore dei rifiuti e li ritiene “un pericoloso processo di deregolamentazione e un passo indietro nella transizione ecologica”.

L’orientamento deve invece essere verso “la chiusura del ciclo dei rifiuti, la riduzione del carico ambientale e lo sviluppo di strategie mirate alla realizzazione di un’economia circolare”.

“Quelli proposti in sede di discussione del “decreto superbonus”, invece, sono emendamenti che disegnano un percorso del tutto inverso, all’insegna della deregolamentazione e dello smantellamento di controlli certi e rigorosi – afferma Federconsumatori – Con queste proposte si va a destrutturare totalmente un settore in cui, grazie ai passi avanti compiuti, è ormai necessario che gli operatori rispettino requisiti di consistenza e competenza industriale e commerciale, per realizzare investimenti e mettere in atto una gestione efficiente, a vantaggio dei cittadini, dell’economia e dell’ambiente”.


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