Successioni transfrontaliere, le nuove norme UE sono legge
Domani diventano legge le nuove norme europee sulle successioni transfrontaliere: il regolamento proposto dalla Commissione Europea nel 2009 e adottato dagli Stati membri il mese scorso verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventerà diritto dell’Unione Europea. Per i cittadini europei sarà quindi più semplice (e meno costoso) affrontare gli aspetti giuridici in caso di decesso di un familiare proprietario di beni in un altro Stato membro. Viene fissato un unico criterio per determinare la competenza giurisdizionale e la legge applicabile nei casi transfrontalieri: la residenza abituale del defunto.
Grazie alla nuova certezza del diritto, inoltre, i cittadini potranno pianificare la successione in anticipo. Il regolamento introduce poi un certificato successorio europeo che consentirà di far valere la qualità di erede o di amministratore testamentario in tutta l’UE senza bisogno di ulteriori adempimenti.
Attualmente sono circa 450.000 le famiglie europee che ogni anno si confrontano con una successione internazionale, ma considerando che gli europei che vivono in un paese diverso da quello di origine sono oltre 12,3 milioni, questi casi potrebbero aumentare.
Gli Stati membri hanno 3 anni di tempo per conformare la legislazione nazionale in modo che le nuove norme dell’Unione producano i loro effetti. “Dopo aver semplificato la vita alle coppie coinvolte in un divorzio transnazionale, abbiamo fatto lo stesso per le famiglie costrette ad affrontare le conseguenze giuridiche della morte di un caro – ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria europea per la Giustizia – La diversità delle norme nazionali sulle successioni era causa di un vero e proprio labirinto giuridico. Con questo regolamento abbiamo snellito il processo, apportato certezza giuridica ai cittadini e reso più facile individuare la legge applicabile nei singoli casi. Questo è solo un esempio di come l’Unione europea sia attiva per risolvere i problemi giuridici di tutti i giorni e far risparmiare denaro agli europei”.