Una tempesta di tweet per dire stop al glifosato. Alla vigilia di una nuova riunione della Commissione europea, che il 5 e 6 ottobre dovrà decidere sul rinnovo all’autorizzazione di questo potente erbicida, dalla coalizione #StopGlifosato arriva l’appello a un’azione di massa su twitter. “Dobbiamo far sentire la nostra voce – dice la coalizione – e quella dei tanti cittadini italiani contrari al rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato con un Twitter Storm alla vigilia della riunione decisiva del 5 e 6 ottobre, per rinforzare l’azione di lobby sulle Istituzioni europee e nazionali che stiamo svolgendo come Coalizione #StopGlifosato”.

La chiamata alla mobilitazione è per oggi dalle 11.00 alle 15.00 con una “tempesta di tweet” rivolta al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per rafforzare l’appello al voto contrario del Governo italiano al rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato e per l’apertura di un’indagine sull’operato dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), accusata di aver elaborato una dichiarazione scientifica ripresa dagli studi della Monsanto.  

“Il prossimo 5 e 6 ottobre la Commissione UE dovrà prendere una decisione in merito al rinnovo dell’autorizzazione del glifosato – dicono dalla coalizione – Siamo arrivati a questo momento decisivo dopo mesi di mobilitazione di tutta la Coalizione europea ed italiana che ha raccolto in pochi mesi oltre 1,3 milioni di firme per la petizione ECI e 2.049.804 firme per la petizione lanciata da AVAAZ (oggi partner della Coalizione italiana #StopGlifosato). Fino ad oggi l’Italia è stata determinante nel rinvio della decisione finale sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato, con il voto contrario e l’astensione del nostro Governo che ha consentito di non raggiungere una maggioranza qualificata favorevole al rinnovo”.

Anche nella prossima riunione la posizione del governo italiano è decisiva, considerato l’annuncio del voto contrario della Francia e l’indecisione della Germania e di altri paesi europei. Sotto accusa, fra l’altro, è l’indipendenza del parere rilasciato dall’Efsa. “La recente notizia dell’influenza della multinazionale Monsanto sul parere dell’Efsa in merito alla pericolosità del glifosato per la salute umana richiede a nostro parere un chiarimento urgente sull’attendibilità dei rapporti tecnici a cui la Commissione UE e gli Stati membri dell’Unione fanno riferimento per la loro decisione finale – dice la coalizione – Ricordiamo che proprio il parere dell’Efsa, smentendo il precedente parere dello IARC che aveva dichiarato il Glifosato potenzialmente cancerogeno per l’uomo, ha determinato ad oggi il rinvio della decisione finale della Commissione sul rinnovo o meno dell’autorizzazione all’uso del diserbante”. La coalizione ha dunque chiesto alla Commissione europea l’apertura di un’inchiesta sull’operato dell’Efsa e al governo italiano di confermare il voto contrario a qualunque rinnovo dell’autorizzazione. Quello che si teme è che la decisione in sede europea venga di nuovo rinviata con un’ulteriore proroga all’uso del diserbante.


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